Da Alessandria partirà la riforma liberale del centrodestra? Per ora “si lavora”, in attesa di sviluppi politici e nuovi scenari, all’interno del PdL, ma le fondamenta sono state gettate. Sul palco dell’assemblea dei “Riformisti Italiani” a Milano, è salito anche il capogruppo PdL, Fabrizio Priano, in qualità di coordinatore piemontese dell’associazione fondata da Stefania Craxi: “Per ora stiamo costruendo una casa per i riformisti”, precisa Priano, “vedremo in seguito cosa succederà”, dice sottolineando che una delle battaglie più importanti per i RI è quella di una riforma della legge elettorale. La preferenza bloccata, infatti, è stata un boomerang che avrebbe determinato, se non il declino politico, almeno tanto malcontento nel popolo della libertà. In platea c’era anche Gloria Grillo, vicecapogruppo in consiglio comunale. Altri, fa sapere, hanno aderito al movimento o lo faranno presto. Non solo socialisti, non solo di centrodestra, ma anche di estrazione “trasversale”.
Nel manifesto programmatico dei Riformisti Italiani si fa riferimento ad una serie di liberalizzazioni economiche “che garantisca un’effettiva apertura del mercato e la rottura delle posizioni di monopolio”. Mercato che deve essere guidato dal più puro dei principi liberali: in economia lo Stato deve intervenire solo se necessario.
Chi sono i “nemici delle riforme”? Per RI l’elenco è lungo: da Confindustria agli indignati, passando per i sindacati gli ordini professionali. Insomma, tutti quelli che per convinzione o convenienza preferiscono lo status quo. E’ il “blocco conservatore”, dicono i Riformisti di centrodestra, a cui Pier Ferdinando Casini, leader Udc (ospite della presentazione nazionale) tende una mano, ma spronando loro a diventare un vero e proprio partito con cui dialogare; Il segretario PdL Angelino Alfano, di contro (anche lui presente alla manifestazione), li preferirebbe come corrente all’interno del partito. Insomma, sia quel che sia, dentro o fuori il Popolo della Libertà, i Riformisti Italiani si stanno guardando attorno. Per proporre idee. Poi si vedrà.