Prima e dopo l'attentato di Brindisi

Io c'ero a Piazza del Pantheon, a poche ore dall'attentato di Brindisi. E come a Roma in tantissime piazze d'Italia erano state organizzate manifestazioni contro la mafia, la maggiore indiziata per i fatti accaduti alla scuola Morvillo Falcone. Mi trovavo lì per lavoro, ma non posso negare la partecipazione emotiva al momento. Eppure la sensazione che si stesse correndo un po' troppo l'avevo avuta sin dalla mattina. Si dava per scontata una cosa di cui ancora non si poteva essere sicuri: è stata la mafia. Con il passare delle ore prendeva però forma l'ipotesi del gesto isolato. La vicenda, tra mercoledì e oggi, pare essersi risolta, sebbene non del tutto. Dunque: non è stata la mafia. Ma non critico chi scese in piazza quel sabato pomeriggio. Protestare contro la mafia è cosa opportuno sempre. Critico il pretesto: perché prima no e dopo di nuovo no? Di quanti invece hanno farneticato su possibili tensioni sociali di stampo mafioso evocando il '92-'93 (Grillo, ad esempio) francamente preferisco non parlare.