"Ogni primavera gli alberi fioriscono a Auschwitz, come dappertutto; perché l'erba non è stanca di crescere in queste campagne maledette; la primavera non distingue tra i nostri giardini e questi luoghi di inesprimibile miseria. Oggi, quando i sofisti ci raccomandano l'oblio, noi mostreremo con forza il nostro muto e impotente orrore davanti ai cani dell'odio; penseremo intensamente all'agonia dei deportati senza sepoltura e dei bambini che non sono tornati. Perché questa agonia durerà fino alla fine del mondo."
V. Jankélévitch, Perdonare?
da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com