Primo Piano Film Il mondo di Arthur Newman di D. Ariola
Creato il 04 settembre 2013 da Oggialcinemanet
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Che cosa faresti se avessi la possibilità di ricominciare la tua vita da zero?
A tutti, prima o poi, nel corso della vita, sovviene il desiderio di vivere un’altra esistenza e sentirsi libero dagli impegni oppressivi di una vita insoddisfacente e lontana dalle aspettative. E’ proprio ciò che accade al protagonista di una commedia/drammatico abilmente diretta da Dante Ariola, (già conosciuto ed apprezzato come regista pubblicitario) per il debutto del suo primo lungometraggio Il mondo di Arthur Newman una romantica avventura che ci dà motivo di riflessione sull’esistenza, scritta dalla notevole sceneggiatrice Becky Johnson.D. Ariola resta letteralmente folgorato dalla lettura di una sceneggiatura capitatagli tra le mani in un momento vuoto e grigio: era ciò che cercava, una commedia emozionante e carica di humor dal retrogusto drammatico per una coppia insolita e originale alla ricerca di una nuova esistenza come Arthur e Mike. L’unico attore a cui pensava adatto nel ruolo di protagonista era Colin Firth (Oscar come miglior attore protagonista per “Il discorso del re” di T.Hopper, 2010) nel doppio ruolo di Wallance Avery/Arthur Newman. La trama narra di un uomo di mezz’età separato e in piena crisi esistenziale che, disilluso dalla vita e ormai stanco di un lavoro irrealizzante, frustrato dalle incomprensioni con il figlio e da un appiattito rapporto con la fidanzata, decide di dare una svolta alla sua vita, reinventandosi una nuova esistenza. Con una discreta cifra riesce ad acquisire un passaporto e una nuova identità, quella di Arthur Newman facendo perdere le sue tracce (quelle di Avery) su di una spiaggia. Casualmente in un motel conosce Mike (Emily Blunt, la coprotagonista nel doppio ruolo di Mike/Charlotte) un’attraente dark lady semisvenuta sul bordo di una piscina, anche lei in fuga dalla vita e con una falsa identità. Dopo un’iniziale attrazione reciproca i due intraprendono un viaggio on the road nello stato dell’Indiana, con una lanciatissima Mercedes cabriolet, e diretti a Terre Haute dove Arthur ha la possibilità di giocare a golf come professionista (l’unica vera passione della sua vita). Lei impiega poco tempo a scoprire la reale identità di Arthur, lui farà altrettanto venendo a conoscenza che dietro il falso nome di Mike si cela Charlotte, una ragazza con un passato drammatico che vuole dimenticare e con una gemella rinchiusa in una clinica psichiatrica. Tra loro prende vita un’attrazione profonda in un legame condivisibile da comuni condizioni. Mike e Arthur diventano complici nell’emulare il comportamento delle diverse coppie incontrate lungo il loro cammino (anziani, giovani alternativi e ricchi viziati) prendendo possesso delle loro case, e recitando come da copione i loro atteggiamenti quotidiani, condividendo in modo affiatato e stabilendo una leale reciprocità nel superare i loro limiti e le loro timidezze attraverso alcuni momenti di grande intimità per la coppia, tutto questo mentre la polizia indaga sulla scomparsa di Wallance Avery.Il film presentato durante il “Toronto International Film” nel Settembre 2012, e successivamente al “Torino Film Festival” nel Novembre del 2012, ottiene una buona critica d’avvio per il cineasta D. Ariola, per il multi premiato Colin Firth ed Emily Blunt (Golden Globe per “My summer of love” di P. Pawlikowski, 2004) , due grandi interpreti cinematografici che danno modo di esibire le loro doti recitative soprattutto attraverso i dialoghi dei protagonisti che si ritrovano a vivere una breve crisi d’identità attraverso una fuga dalle proprie responsabilità a causa dei fallimenti personali, (Arthur/Avery come padre e Mike/Charlotte come sorella), ma entrambi non troveranno mai il modo di costruirsi una nuova vita in un nuovo mondo. La loro vera identità resterà quella che hanno lasciato alle spalle, e che ritornerà in modo prepotente.
Come sfondo abbiamo i due interpreti minori, il figlio di Wallance Kevin (Lucas Hedges) e la sua spenta fidanzata Mina (interpretata da Anne Heche) che ci aiutano a comprendere come vivono la presunta e drammatica sparizione o morte di Avery/Arthur come se mettessero a nudo le reciproche fragilità ed incertezze dall’altro lato di un mondo diviso in due pieno di dubbi e perplessità.
In fase progettuale D.Ariola si è preoccupato non poco che tra i due protagonisti “Colin ed Emily” si instaurasse quella particolare chimica, venuta fuori dai personaggi descritti nella sceneggiatura, e che messi a confronto troveranno la sua approvazione interagendo nei tempi in modo perfetto: Mike (Emily) interpretando una ragazza che trova modo di reagire solo con l’aiuto di Arthur (Colin), e Arthur che trova complicità con Mike fuggendo dalla realtà. Ci ritorna alla mente “Ferro 3” di Kim Ki-Duk, del 2004, anche se costruito in un contesto molto diverso. Ma la sceneggiatura di Becky Johnston è stata scritta più di 20 anni fa, non risentendo del tempo trascorso, un chiaro elemento che il regista voleva preservare emulando i grandi film americani degli anni ’70 attraverso la fotografia e le attente riprese montate sui set che ci daranno modo di osservare un’America dai mille aspetti diversi piena di contraddizioni.“Il mondo di Arthur Newman”, malgrado sia un film piacevole e riflessivo, attraverso il quale i protagonisti mantengono inalterato il concetto della storia, resta scontato nel finale, inoltre il personaggio di Arthur resta sempre fuori dalle righe, appare troppo fiducioso e diviso a metà tra consapevolezza e ingenuità.
D. Airola in una sua intervista rivela le sue maggiori difficoltà durante le riprese: “Credo che trovare il tono e l’equilibrio del film sia stata la cosa più difficile…riuscire a equilibrare emozioni reali e situazioni assurde può essere arduo…gli attori hanno dovuto fare un lavoro molto intenso in poco tempo…era importante creare uno spazio in cui potessero riuscirci”.
Vorrei tanto che chi vedesse il film si chiedesse: “Sto vivendo una vita autentica o anche io ho diverse identità?”Il film prodotto dalla “Vertebra Films” e “Cross Creek Pictures” sarà distribuito dalla “Videa – CDE” nelle sale italiane dal 5 Settembre 2013.di Antonio Gentile per Oggialcinema.net
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