Guillermo Del Toro prosegue con la sua passione : fumetti e luoghi oscuri raccontando la guerra tra mostri ed improbabili eroi.
Non ha mai nascosto la sua passione per le creature mostruose e i luoghi misteriosi ed oscuri, il regista messicano Guillermo Del Toro che ha firmato il fantasy d’autore “Blade II”, la saga fumettistica (poco originale per la verità) di “Hellboy” e“Il labirinto del fauno”, un horror in quanto orrida è la Storia (franchismo) in cui Del Toro immerge la storia (quella della bambina Ofelia) , che ora si cimenta in un film d’azione fantascientifico appartenente al lungo filone catastrofista o apocalittico che dir si voglia.
Legioni di creature mostruose emergono dal mare e danno vita ad una guerra che costa moltissime vite umane e che mette a dura prove le risorse del Pianeta. Per combattere questo immane pericolo vengono realizzate delle armi speciali, dei robot chiamati Jaegers e comandati mentalmente da due piloti. Per combattere dei mostri servono dei mostri! Ma i giganti robot non sembrano essere all’altezza del loro compito e il fallimento è vicino. Cosi non resta che mettere tutto nelle mani di due improbabili eroi, un ex pilota sui generis e un’allieva senza esperienza…
La speranza può venire solo dagli esseri umani, sembra essere questo il nucleo della storia, una grande e continua fiducia nell’essere umano, l’unico capace di preservare il Pianeta e di sconfiggere le mostruose minacce. Fa sorridere questa esclusività di salvazione, se si pensa che il principale responsabile della “malattia” del Pianeta è proprio l’uomo con il suo sfruttamento ai danni della natura. Ma probabilmente a Del Toro non interessa neppure questo aspetto etico , il riscatto dell’uomo nei confronti del Pianeta; punterà molto sugli effetti speciali, sull’avventura(Peter Jackson gli ha affidato la direzione artistica del prequel “The Hobbit”) sul surreale e perché no anche sulla truculenta e sulla violenza, suo marchio di fabbrica (pensiamo a “Mimic”e “La spina del diavolo” oltre ai già citati “Blade II”e “Il labirinto del fauno”).
In Geografia politica, per Pacific Rim si intende l’insieme di tutti gli Stati e i territori dipendenti le cui coste sono situate proprio lungo i bordi dell’Oceano Pacifico, già il titolo lascia pensare ad un film abbastanza ambizioso e una certa conoscenza della geologia, materia quasi immancabile in questo genere di film che fungono sia da divulgatori scientifici che da incrementatori di suggestione dovuta al catastrofismo.
“Pacific Rim” sarà nelle sale italiane a partire dall’11 luglio 2013.
di Annalina Grasso