17 ottobre 2013 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos
Primo Piano Film Una piccola impresa meridionale di R. Papaleo
“Il panino con la frittata di mia madre” vi dice qualcosa? Era uno dei tormentoni – una bellissima canzone jazzata – di Basilicata Coast To Coast, il sorprendente esordio alla regia di Rocco Papaleo. Da quel momento è successo di tutto: Papaleo è arrivato anche al Festival di Sanremo. Una piccola impresa meridionale è l’occasione per vederlo di nuovo sul grande schermo, ancora protagonista dopo una vita passata a fare il caratterista in tantissimi film (quelli dell’amico Pieraccioni su tutti), ma soprattutto regista e sceneggiatore. E quindi con la possibilità di creare un film a sua immagine e somiglianza, irresistibile e stralunato, una commedia d.o.p. che profuma di Sud. E profuma soprattutto di intelligenza, quella del suo autore.
Una piccola impresa meridionale profuma anche di santità, ma è un profumo che sta per svanire. Sì, perché Don Costantino (Rocco Papaleo) è ormai un ex parroco, un prete che si è “spretato” per amore. Così mamma Stella decide di mandarlo in esilio in un vecchio faro dismesso, in modo che nel paese non si sappia. Tutti invece sanno che la sorella di Costantino ha lasciato il marito Arturo (Riccardo Scamarcio), che tutti ormai chiamano il “cornuto”: anche lui cercherà rifugio al faro. Insieme ad altri personaggi pittoreschi, come un’ex prostituta (Barbora Bobulova). Li raggiungerà anche un’impresa di ristrutturazioni “a responsabilità limitatissima”. Così il faro potrà avere una vita nuova. E forse anche chi ci vive.
La “piccola impresa meridionale” del titolo è proprio questa: riuscire a ricostruire un edificio. E farlo anche con le proprie vite. Ma è un’etichetta che ben si addice al cinema di Papaleo. Ogni suo film è una piccola impresa meridionale: un’opera personale, a basso budget, con storie corali e cast eterogenei. E con storie che nascono e che vivono nel nostro Sud. Quello vero, non quello da cartolina, né quello raccontato dai fatti di cronaca. E chi meglio dell’impresa con un capomastro come Papaleo può farlo?
I motivi per vedere Una piccola impresa meridionale sono molti. Da Riccardo Scamarcio usato contro ruolo (un sex symbol che qui fa il marito tradito) alla musica, grande passione di Papaleo, che anche qui, come in Basilicata Coast To Coast, è una grande protagonista del film. Ma attendiamo soprattutto lui, Rocco Papaleo, il suo spleen lucano, quel suo modo quasi distratto di porgere le battute. E il suo racconto sospeso e stralunato, alla Kaurismaki. “Su quello puntiamo noi” ha dichiarato con la sua grande, solita ironia il regista. “Un Kaurismaki un po’ più caldo. Un Kaurismaki del Sud”.
di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net