24 ottobre 2013 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •
Il consiglio di Mara TelandroSummary:
“I giornalisti sono i cani da guardia della democrazia.”
E se si fossero addomesticati?
Julian Assange (Benedict Cumberbatch, Lo Hobbit) nel 2006 fonda un’associazione no-profit chiamata WikiLeaks. Il suo scopo: pubblicare informazioni segrete, offrendo al contempo la sicurezza di un innovativo sistema di crittografia per garantire l’anonimità delle fonti. Grazie ad un piccolo budget, Assange ed il collega Daniel Domscheit-Berg (Daniel Brühl, Rush) smascherano e portano sotto i riflettori segreti governativi e crimini aziendali, pestando i piedi ai potenti di tutto il mondo e riuscendo in breve tempo a svelare più scoop di tutti i leggendari mass media tradizionali messi insieme. Ma cos’è davvero WikiLeaks: un’associazione al servizio della democrazia o un’organizzazione terroristica?
Bill Condon (The Twilight Saga: parte 1 e 2) crea un avvincente thriller politico che non vuole dire l’ultima parola sulla vicenda, peraltro ancora in divenire, ma provare a raccontare come il fenomeno WikiLeaks, di fatto l’organizzazione più discussa del XXI secolo, sia potuto nascere e svilupparsi, trasformando un anonimo hacker in una delle persone più influenti del mondo. “Abbiamo cercato di creare un dramma che esplorasse le problematiche legate alla trasparenza. Speriamo che il film possa rappresentare efficacemente questa realtà e stimolare le discussioni provocate da WikiLeaks”
Il Quinto Potere è quindi un film drammatico, adrenalinico, che riflette su questioni di ampio spettro come la comunicazione in rete e la sicurezza mondiale, ma racconta anche la storia dei suoi protagonisti, di un’amicizia e di un sogno. “Ogni generazione è contrassegnata dalla figura di un ribelle che cambia la natura del potere. Per alcuni è un simbolo visionario della speranza; per altri, un pericoloso nemico pubblico. All’inizio del XXI secolo questa figura è stata incarnata da Julian Assange e da WikiLeaks.”
Immagine promozionale da Quinto Potere, storia di WikiLeaks
La sceneggiatura del film, scritta da Josh Singer (Lie To Me, West Wing), è ovviamente basata su fatti realmente accaduti e per gran parte è tratta dai libri “Inside WikiLeaks” di Daniel Domscheit-Berg e “WikiLeaks” dei giornalisti del Guardian David Leigh e Luke Harding. Ma Il Quinto Potere è pur sempre un’opera cinematografica, e regista e sceneggiatore hanno cercato di raccontare anche qualcosa in più, oltre i fatti, coinvolgendo il pubblico in un’emozionante narrazione che ci farà conoscere più intimamente lo sfuggente Julian Assange.
Il cast è a cinque stelle. Al fianco di Daniel e Benedict che interpretano gli hacker di WikiLeaks ci sono tre personaggi, non realmente esistiti, che incarnano l’altra parte del confronto: il governo americano. Questi esponenti governativi sono interpretati da attori del calibro di Anthony Mackie (The Hurt Locker), Laura Linney (A Royal Weekend) e Stanley Tucci (The Hunger Games, Amabili Resti, Il Diavolo Veste Prada).
“Non avevamo intenzione di dar vita a un film contro o a favore di WikiLeaks, ma piuttosto di mostrare come e perché l’organizzazione sia riuscita a fare cose straordinarie. Abbiamo scelto di mostrare diversi punti di vista, di porre tante questioni e poi di lasciare che lo spettatore arrivasse alle sue conclusioni personali”
Dal 24 ottobre al cinema.
Di Mara Telandro per Oggialcinema.net
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