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Printil.....il cheese cake ricotta, caprino e sorriso di gatta

Da Pamirilla


Printil.....il cheese cake ricotta, caprino e sorriso di gatta

Lei ha un vestitino nero, mutandoni bianchi e stivaletti neri ma con le punte bianche. Un pois bianco in cima alla coda nera, il musetto pieno di enormi occhi verdi ed è l’unica gatta al mondo capace di sorridere.
Sisssì. Beh, forse è la macchia nera sul mento che dà questa sensazione ma……secondo me sorride veramente.

Mi si para davanti, spalanca la bocca e strilla con compostezza. Ha fame, dice.
Allora vieni con me, le rispondo.
Sorride.
Riprendo a camminare e lei mi si affianca, trotterellando contenta. Calcolo quanto strada mi separa da casa e da un po’ di cibo per lei, per quanto tempo sia ragionevole aspettarsi che mi segua e quanto farò tardi al mio appuntamento se non proseguo dritta per la mia strada.
Molto tardi.
Al bivio prendo a destra, la stradina di ciottoli lungo il fiume che porta a casa mia.
Lei si ferma a fissarmi, piega il musetto di lato, sorride e mi segue ancora, saltellando sulle zampette con quella sua andatura molleggiata e contenta.
Ogni tanto si distrae seguendo una farfalla….il naso all’insù…
”Vieni!!!” la chiamo e lei riprende a trotterellare fino a che un fiore più profumato degli altri non la incanta di nuovo. “Vieniiiiii!! Dai!!!” e così eccola, giù dal muretto, sopra il muretto…..un calabrone, un piccione….un cane!!!!
Il cane l’affascina davvero tanto, neanche fosse George Clooney. Gli corre incontro entusiasta.

“E’ tua?” mi chiedono i proprietari del cane senza smettere di mangiare le ciliegie che vanno cogliendo da quell’albero grande….quello con le ciliegie così belle grosse e rosse che fanno una gola…….
“No” rispondo loro senza dare ulteriori spiegazioni. Batto la mano sulla coscia per chiamarla a me, dobbiamo riprendere il cammino chè non ho molto tempo: “Dai,sbrigati, vieni!!!!”. Lei scavalca tutti e viene via proseguendo sul muretto; io accanto a lei che sfiora il mio braccio con la coda.
Sembriamo due sorelle.
Il cane la guarda perplesso allontanarsi. Rimpiange di averla persa prima ancora di averla conosciuta , di averla a malapena annusata prima che lei sparisse di nuovo da dove era venuta, come una cometa.
I suoi padroni guardano perplessi me pensando, probabilmente, che sia un po’ strana.

Mentre la micia sgranocchia croccantini famelica la guardo: è bella, un po’ troppo secca.
Alza il musetto e mi fissa con i grandi occhi verdi. Sorride e si rimette a mangiare.
E tra i suoi cric ed i suoi croc io capisco quanto sono stata stupida a sbagliarmi così, a lasciarmi preoccupare da troppe cose inutilmente gravi e credere di poter realizzare i miei sogni smettendo di sognare.
Ora io seguendo lei passo ad un Tempo dove non ci sono appuntamenti, dove mi sento smarrita lo stesso ma posso ritrovare la strada trotterellando sue e giù dal muretto che corre lungo il fiume.
E forse ci sarà qualcuno che mi darà una mano con una carezza dentro ed un pugno di croccantini da mangiare.
Saluto la mia micia che sorride illuminata di fresca contentezza. La chiamerò Printil.

Così quelle poche cose rimaste nel frigo e che spiaceva buttare le ho messe insieme.
Cheese!!!! Sorridi!!!! Scatta la foto su un momento microscopico ma irripetibile. Un miliardesimo di secondo apparentemente simile a tutti gli altri miliardi eppure no…qualcosa di diverso……
Faccio un cheese cake, uno speciale: questo supera tutte le mie ricette preferite, quelle che pensavo di non voler cambiare per nulla al mondo. E invece lasciarsi andare è, come spesso succede, la cosa migliore da fare ora. Molti diranno “Eh, quando si può”. È vero, sembra spesso impossibile. Eppure c’è sempre un modo.
Incredibile che questo modo possa partire dal sorriso di una gatta e finire negli avanzi del frigo, eh? eppure…….  

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Ingredienti

Per una torta di 22cm di diametro o 6 coppette

260g di ricotta fresca e soda del Casentino
100g caprino fresco
300g di panna acida (panna+il succo di un limone, far riposare circa mezz’ora)
4 uova grandi
200g di zucchero
1 limone grande, succo e scorzetta


Mescolare la panna con il succo di limone e lasciarla inspessire. Setacciare la ricotta. Frullare delicatamente tutti gli ingredienti ed unire la scorza di limone finemente tritata al coltello.
Pressare la base di biscotti come di consueto oppure versare la crema in coppette adatte al forno e da servire in tavola accompagnate da cialde e salsa .
Io ho unito alla crema qualche cucchiaiata di coulisse di frutti rossi per ottenere un variegato bianco/rosa.
La texture di questo dolce è particolarmente cremosa e vellutata, un perfetto dolce al cucchiaio per i palati più esigenti. Ovviamente il risultato cambierà con ricotta e caprino diversi da quelli che ho utilizzato io e le sfumature di gusto potrebbero essere infinite.

Porto un cucchiaio colmo alla bocca, socchiudo gli occhi e respiro la brezza dolce che sale dal fiume.
Sul ponte di pietra non c’è nessuno, solo l’ombra di una coda nera con un pois bianco sulla punta.
Un sorriso rotola via nel vento insieme alle foglie secche del gelsomino.
Cheeeeeese…….
Click.

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Un affettuoso saluto a Silvia


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