
L’Assemblea Regionale Siciliana è stata convocata per Martedì 20 Marzo con, all’ordine del giorno, la “fusione per incorporazione della Jonica Trasporti in Ast”. Ciò a seguito della presentazione di una mozione presentata da ben 11 Deputati, primi firmatari Lupo e Barbagallo del PD e controfirmata da Nino Dina dell’UDC, Michele Cimino di Grande Sud e Nino D’Asaro del PDL.
Giusto in tempo, quindi, per impedire un delitto “quasi perfetto” che si propone di trasformare in Società Mista, l’Azienda AST finora partecipata al 100% dalla Regione Siciliana a seguito della delibera votata dal CdA della Società con l’approvazione del Socio Unico (Il presidente della Regione in rappresentanza della stessa) che diverrà esecutiva il prossimo 8 Aprile.
Giova ricordare che la mozione, approvata o meno, essendo uno strumento d’indirizzo politico attraverso il quale l’Assemblea dà direttive al Governo sul comportamento da tenere o le misure da prendere per affrontare una determinata questione, pur essendo un atto politicamente rilevante, non comporta vincoli giuridici per il Governo stesso che può assumersi la responsabilità politica di comportarsi in maniera difforme dall’indirizzo indicato.
Conoscendo bene Arraffaele Lombardo che già vediamo proteso alle prossime scadenze elettorali e sempre alla ricerca di nuovi alleati, di qualsiasi colore purchè in linea con i suoi progetti, è quello che temiamo….
Recentemente il Presidente, in tv, ha dichiarato di essere un MANAGER prestato alla politica e che il fatto di guadagnare diecimila euro in più dei colleghi delle altre regioni sono un fattore quasi insignificante se si va a guardare quanto guadagnano “certi” manager a capo di Imprese Pubbliche….. Più spregiudicato e Arraffaele di così….
In fondo, però, fa bene a mettere qual cosina da parte perché l’operazione Jonica potrebbe , se portata a compimento, costargli molto cara (in termini di spese legali e non solo…) per la ragione che l’ingresso di un socio privato in una società interamente pubblica, senza preventive procedure di selezione ad evidenza pubblica, rischierebbe di determinare responsabilità per la Regione (e magari direttamente per chi la rappresenta) sia di carattere patrimoniale che di violazione dei principi di trasparenza e di parità di trattamento degli operatori in concorrenza.
Seguiremo direttamente il “processo” cui verrà sottoposto il Presidente Lombardo dai suoi colleghi parlamentari anche se, facendosi scudo di sponsor di grandissimo spessore , il “Governatore” affronterà la sfida con sicumera, con ironia, chioma al vento e un rivolo di saliva ai lati della bocca…. Certo di un’ immunità politica che viene negata ai parlamentari regionali ma che, in cuor suo, “sente” di possedere…..





