Lucia Rotundo, Pietra filosofale, 2014
Cristallo, foglia oro, legno, smalto 58,5x29,8x19,5
cmOpera Unica
Lucilla Catania Coni bianchi, 2006-2015. (particolare) Installazione ambientale con n.10 elementi (cm 40 x15) in marmo bianco di Carrara
L'importante mostra ospita, nell'ex-Chiesa di Sant'Andrea degli Armeni (XIV sec.), le opere realizzate site specific da Lucilla Catania e da Lucia Rotundo due note artiste italiane appartenenti a generazioni, formazioni, geografie e linguaggi artistici diversi, invitate dal critico prof. Paolo Aita per una particolare sensibilità che le accomuna alla visione del sacro. <<Troviamo nelle opere delle due artiste - scrive il critico nella presentazione in catalogo -un particolare raccoglimento che si condensa in forme geometriche ideali. La scultura in queste opere manifesta anche uno stato ideale della materia, la quale, per attingere a ciò che in noi è più alto, superiore, entra in dialogo con il sacro. Le forme pure di Lucilla Catania in genere manifestano una formatività che, al di là della materia, si rapporta dialetticamente, concretamente, con la natura. In questa installazione, al contrario, tutto è rastremato, essenzializzato, tendendo ad eliminare qualsiasi parvenza di umano, aspirando a un dialogo col divino. Vengono utilizzate le forme geometriche anche per denotare lo sforzo di allontanamento dal sensibile, dunque arrivare a ciò che è ideale, e portare l’umano a un livello che non abbia più contatti col quotidiano.(...)L’essenziale incontra la trasparenza nell’opera di Lucia Rotundo. Ferma restando l’aspirazione al bello, positivamente cercata attraverso la forma, con un senso di pace nell’aver trovato il mezzo opportuno per coniugarlo in umani volumi, in Lucia Rotundo tutto tende all’essenza. Rimane dunque la bellezza, a dare indici esatti ed eterni per articolare il dialogo col divino. Ma la tensione non è verso la definizione, ma verso una spoliazione sempre più riuscita, nella quale non rimanga niente dell’umano, e tutto venga trasfigurato diventando divino.(...)>>La mostra resterà aperta sino al 10 maggio p.v., nella storica Chiesa Sant'Andrea degli Armeni(XIV sec.), restaurata nel 1984, è gestita dal progetto “Domus Armenorum” che ne favorisce la fruibilità e la valorizzazione integrata con notevoli eventi culturali (mostre, conferenze, seminari, workshop) e divalenza nazionale. Accompagna la mostra un significativo catalogo realizzato dalle Edizioni Favia, per la Collana di Arte Contemporanea, “Arte,Territorio e Società”, contenente testi del comitato scientifico, del curatore, apparato iconografico e note bio-bibliografiche sulle artiste.
Lucilla Catania (Roma, 1955). Ha compiuto studi artistici che ha completato all'Accademia di Belle Arti. Già docente di Plastica ornamentale nei Licei. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con il linguaggio della scultura. La sua poetica fonde con coerenza movimento e stasi, energia, equilibrio e ritmo, dissipando l'oscurità, un dialogo tra passato e presente guardando al futuro. È stata invitata a rassegne nazionali ed internazionali: 100%. Periferia, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2012; XII Quadriennale di Roma; “Aperto 90” Biennale di Venezia; VII Biennale di Scultura, Skironio Museum, Atene, 1989; IX Biennale di Scultura di Carrara; Nuove trame dell’arte, Gennazzano, 1985. Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo. Tra le pubblicazioni recenti segnaliamo: Lucilla Catania/Stareeandare. Opere 1982-2013, (a cura di L. Barreca e R. Gramiccia), con testi di F. Di Gennaro, P. D'Amore, A. Imponente), Edizioni DeriveApprodi, Roma, 2013. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Lucia Rotundo (Catanzaro,1974). Ha compiuto studi artistici che ha completato all’Accademia di Belle Arti. È cultore della materia in Tecniche per la pittura all’Accademia di Catanzaro. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con il linguaggio della scultura. La sua poetica,fondata su una realtà sensibile tra mistica e impegno sociale, si sviluppa, al tempo stesso, con un linguaggio minimale e concettuale. E' stata invitata a rassegna nazionali ed internazionali: IX Biennale dei giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Roma, 1999. Ha realizzato per il Museo del Parco -Centro Internazionale di Scultura all’aperto di Portofino- il Progetto “El Milagro”,Chiesa degli Angeli, Argentina, 2014; Drink Helleborus, Museo Allotropya di Antikyra, (Grecia), 2014. Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo. Tra le pubblicazioni recenti segnaliamo: Trasparenze tra identità e natura (a cura di R. Lacarbonara), con testi critici di L. Anelli, R. Cardone, S. Liuzzi, Collana “Ionica. Cataloghi, biografie, memorie”, diretta da G. Bonomi (Edizioni Rubbettino, Soveria Mannelli, CZ, 2014). Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.