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Pronto? Sono Francesco – Il Papa e la rivoluzione comunicativa un anno dopo

Da Lalunaeildrago
Con un incontro dedicato a Papa Francesco, sul libro di Enrico M. Milone, introdotto da Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni e Giulio Rolando, e la presentazione della rivista “Il Cerchio” si apriranno i lavori del Premio Scanno – 6 Settembre Pronto? Sono Francesco – Il Papa e la rivoluzione comunicativa un anno dopo Sarà presentato a Scanno il 6 settembre prossimo, in occasione del Premio “Riccardo Tanturri”, il nuovo numero della rivista Il Cerchio, giunta 20esimo anno di ininterrotta pubblicazione. Al centro del nuovo fascicolo una serie di idee legate all’esperienza del passato e indispensabili per superare questo controverso momento storico.                                                                                                           
Il progetto più suggestivo e determinante per l’impostazione di un nuovo ordine globale è certo quello di Papa FrancescoIl convegno di Scanno sarà aperto dalla presentazione, con la partecipazione dell’Autore, del libro di Enrico Massimo Milone “Pronto? Sono Francesco –Il Papa e la rivoluzione comunicativa un anno dopo” (Libreria Editrice Vaticana).Con i lavori coordinati da Giulio Rolando discuteranno con l’autore del libro Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni.
Ed è proprio dalla testimonianza di Milone che Ciriaco M. Viggiano e Micol Bruni hanno tratto spunto per una recensione ricca di precisi approfondimenti e rimandi a problemi così ampi e complessi. 
                
Pronto? Sono Francesco – Il Papa e la rivoluzione comunicativa un anno dopo Ma per una rivista di politica e di cultura - nata e  vissuta sempre con un proprio preciso orientamento - non poteva certo venir meno l’esigenza di rapportare i progetti di oggi all’esperienza del passato e a tanti illuminanti ricordi che si sono andati cancellando. Qui il sommario si concentra su una serie di interventi volti a chiarire che significhi, oggi, sentirsi di Destra: a confronto pensatori e giornalisti del calibro di Luigi Iannone e Mario Bozzi Sentieri, Luigi Nuzzo e Salvo Iavarone, senza dimenticare Gennaro Malgieri a colloquio con Rosemary Jadicicco, sul suo progetto di combattere il nichilismo. Non solo: i ricordi di Gianfranco de Turris e di Giovanni Sessa, a 40 anni dalla morte di Evola, si intrecciano con la figura di Andrea Emo, filosofo dell’antimodernismo, presentato per la prima volta ai lettori de Il Cerchio.

Nel centenario dello scoppio della prima guerra mondiale, non potevano mancare l’analisi di Pierfranco Bruni e di Aurora Cacopardo sull’opera dei pensatori e scrittori che vissero quegli eventi: tra i tanti, cara al cuore dei napoletani è la storia di Raffaele Paolucci, eroe di guerra e poi illustre clinico. Il ruolo determinante che ebbero le riviste in quell’epoca di burrascosa trasformazione è ricostruito con dovizia di preziosi dettagli e integrata dall’analisi di due interessanti letture: “Una Repubblica senza Patria” di Vittorio Feltri e Gennnaro Sangiuliano e   “Dittaura  e Monarchia” di Domenico Fisichella.        

Nel centenario del Manifesto dell’architettura di Sant’Elia non poteva certo mancare nemmeno una preziosa pagina sul Futurismo elaborata, come consuetudine, da Luigi Tallarico. In questa materia le suggestioni e i ricordi si rapportano con immediatezza ai progetti dell’oggi e del domani: di qui la progettualità di  alcuni eccelsi talenti napoletani quali Aldo Loris Rossi Massimo e Riccardo Rosi, oltre a Sandro Raffone che ha voluto ricordare l’ingegno di Benedetto Gravagnuolo.       Completano il sommario le riflessioni sulla politica internazionale degli Ambasciatori Sergio Romano e Michelangelo Pisani Massamormile. La presentazione del Premio Nobel della Letteratura da parte di Stefano Dentice di Accadia Ammone apre le molte pagine dedicate dalla rivista ai talenti della scrittura,condotti per mano da Paola de Ciuceis.  Francesco D’Episcopo, da par suo, parlando dei grandi progetti per Napoli, introduce i lettori alla conoscenza di un importante reperto archeologico dal cui recupero potrebbero dipendere le sorti del centro storico della città.  Da Napoli a Sorrento,  gentile come sempre ama ripetere Giuliana Gargiulo, il passo non è lungo e qui ci si sofferma con le cronache culturali di Annarita Siniscalchi. In conclusione dello speciale fascicolo non poteva mancare un significativo ritorno a Scanno grazie ai ricordi di Giovanni Anzidei, da sempre artefice col suo entusiasmo e con la sua esperienza di lavoro all’Accademia dei Lincei, delle più significative edizioni del passato e che il 6 settembre parteciperà alla presentazione della nuova tappa della prestigiosa iniziativa culturale.

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