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Prospettiva per il PRC ad Asti

Creato il 27 novembre 2011 da Palotto

Caro Dottor Gonella,

vorremmo con questa chiederLe attenzione su alcune considerazioni personali che vorremmo rivorgerLe in merito  all’articolo: la “questione morale” spacca Rifondazione, pubblicato il 24 novembre scorso. (vedi subito sotto; il testo continua sotto l’articolo di giornale)

Prospettiva per il PRC ad Asti

In primo luogo ci preoccupa il virgolettato sulla questione morale. Quando Enrico Berlinguer nell’1981 sollevo’ la questione morale in un intervista rilasciata al quotidianola Repubblicafu netto nell’indicare i partiti come responsabili della degenerazione. I partiti, disse il nostro compianto statista, sono macchine di potere e clientela. Enrico Berlinguer porto’ alla luce,  analizzandola compiutamente, la patologia che andava manifestandosi per esplodere con tutta la sua virulenza nel tempo in cui viviamo. Come comunisti ci sentiamo in dovere di affermare che non si possa prescindere mai dalla questione morale. E’ il principio che ha animato non solo Berlinguer ma intere generazioni di comunisti a partire da quella che ha liberato l’Italia dal fascismo. Per noi la questione morale e’ la questione morale senza se e senza ma.

Venendo alle questioni che hanno riguardato il nostro congresso provinciale, vorremmo far presente chela Federazionedella Sinistra era e resta uno dei temi su cui le diverse mozioni si sono distinte e su cui l’intero corpo militante e’ chiamato a prendere posizione. Partendo da una analisi generale del quadro politico, durante il congresso provinciale e prima ancora in  quelli di circolo è emersa la necessità di fare delle valutazioni sulla nostra situazione locale. L’ordine del giorno su cui i delegati/e si sono espressi/e a larga maggioranza a favore, al quale hanno aderito circa i due terzi del Partito, dall’intero numeroso emergente gruppo dei Giovani Comunisti al circolo della Val Tiglione a numerosi compagni adulti (“storici”, di fabbrica, ambientalisti) di Asti, spinge la nostra formazione rafforzare l’idea di una sinistra unita. Facendo presente che dell’ultima segreteria, la grande maggioranza dei componenti ha votato la mozione 1. Dispiace vederci indicati come utilizzatori di metodi stalinisti e modernamente berlusconiani solo perche’, in un assise, svoltasi alla presenza del segretario regionale del partito, sia stata  messa in discussione un opzione sostenuta dal compagno Di Antonio. Conoscendo lo spessore umano e l’intelligenza politica dei compagni Di Antonio e Rasero ne comprendiamo lo sfogo al termine del congresso. L’essere andati in minoranza non scalfisce i successi che la segreteria Di Antonio ha riportato: arrestando l’emorragia di iscritti e rilanciando il PRC come protagonista nei luoghi del conflitto sociale. La genuinità del dibattito interno e’ frutto del clima democratico che si respira all’interno del nostro partito dove, da sempre, convivono opinioni differenti. Le relazioni con il circolo Armando Valpreda e tutte le altre realtà della sinistra astigiana e nazionale sono improntate nella massima lealtà, trasparenza e correttezza. Riteniamo ribadire con fermezza che intendiamo spenderci per l’unità della sinistra che punta al superamento del capitalismo. Sebbene con una serie di limiti,la  Federazionedella Sinistra, nasce con l’intento di interrompere la serie di scissioni e divisioni ed e’ un progetto che alla luce di quanto sta avvenendo in un a città come Napoli merita un apertura di credito.

Grati della Sua Attenzione Le porgiamo distinti saluti e auguri di buon  lavoro.

Nicolo’ Ollino e Davide Corona membri del neo eletto Comitato politico federale del PRC di Asti.



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