Magazine Cinema
Vuole essere un Oscar migliore e vuol festeggiare quel Capodanno del 2009 in maniera diversa con i propri amici. Ma uno stupido incidente in una stazione della metropolitana gli fa incontrare il suo tragico destino: un poliziotto perde il controllo della situazione e gli spara mentre lui è a terra, immobilizzato senza poter fare nulla. Gli perfora il polmone.
La vita di Oscar termina in un letto di ospedale verso le 9 di quel Capodanno del 2009.
E questa è una storia vera.
Non ho spoilerato selvaggiamente senza avvertire: le sequenze vere del momento in cui Oscar viene centrato da un colpo di pistola a bruciapelo sparato da un poliziotto fuori controllo sono mostrate all'inizio del film, momenti concitati rubati attraverso le videocamere dei telefonini di coloro che erano presenti e che assistevano basiti a quanto stesse succedendo.
L'esordio nel lungometraggio di Ryan Coogler, 28 anni ancora da compiere, ti fa scivolare subito nell'abisso dell'indignazione e poi piano piano cerca di ricostruire le fila di una vita spezzata tragicamente.
Ma non commette l'errore di creare un agiografia di Oscar, diventato un simbolo suo malgrado, l'icona della lotta dei neri contro l'ingiustizia causata dalla polizia dei bianchi ( purtroppo la storia di tanti con tutti i casi che vedono coinvolta la polizia responsabile di atti di violenza soprattutto verso i neri, dal caso di Rodney King in avanti ma anche indietro, da che mondo e mondo, la polizia americana ha sempre avuto problemi in questo senso).
Oscar ( un favoloso Michael B. Jordan, ha lo stesso fuoco negli occhi che aveva Denzel Washington tanti anni fa) è un 22 enne che come tanti ha avuto problemi di droga, anche di spaccio,ha assaggiato la vita nelle patrie galere, è uno che tratta le donne come tacche da incidere sul suo fucilone d'ebano, non è granchè simpatico ma ha deciso di voler diventare migliore.
E' però una vittima di una fatalità assolutamente evitabile e suo malgrado diventa l'emblema di una nazione che convive col suo razzismo strisciante, un qualcosa da nascondere come la polvere sotto il tappeto ma che a cadenze più o meno regolari, riesce fuori.
Oscar è una delle tante vittime di ferite da arma da fuoco in quella che pretenziosamente si è autoeletta la nazione più democratica del mondo.
Ma purtroppo la democrazia non segue il colore della pelle.
Prossima fermata Fruitvale Station è l'ideale trait d'union tra vita reale e fiction, il regista , esordiente , ma con stile da vendere, opta per uno stile semidocumentaristico, che coinvolge fino a far scattare naturale il moto di indignazione a vedere quello che è successo, realizza un film che parla di razzismo e delle difficili condizioni di vita a cui sono costretti ragazzi afroamericani che non hanno particolari prospettive.
Grande successo nei vari festival a cui ha partecipato e vincitore del premio del pubblico all'ultimo Sundance, nonchè del Gran Premio della Giuria, Prossima fermata Fruitvale Station coniuga alla perfezione resa spettacolare e impegno civile raccontando la storia di un ragazzo come tanti che si è trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato.
Questa è la storia di Oscar Grant.
A quella stazione della metropolitana chi lo conobbe e chi è venuto a conoscenza della sua storia ad ogni Capodanno è lì a chiedere che giustizia venga fatta.
Oscar aveva solo 22 anni e una vita intera da vivere.
Un colpo di pistola gliela ha portata via.
( VOTO : 7,5 / 10 )
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Sul “mancato arresto” del presidente sudanese
Sudan :::: Enrico Galoppini :::: 26 giugno, 2015 :::: Ha destato sorpresa e sconcerto nei vari ambienti dell’atlantismo il mancato arresto del presidente... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Anteprima: “I giorni del pentimento” di Harri Nykänen
In arrivo giorno 8 Luglio per la casa editrice Atmosphere Libri. La detective story di noir nordico che stavate aspettando. Kafka è un outsider: un personaggio... Leggere il seguito
Da Nasreen
CULTURA, LIBRI -
Per la Giornata Mondiale contro la tortura indetta dall’ONU
“(…) La legge che comanda la tortura è una legge che dice: “Uomini, resistete al dolore, e se la natura ha creato in voi un inestinguibile amor proprio, se vi h... Leggere il seguito
Da Thoth
CULTURA -
SEGNALAZIONE - I giorni del pentimento. Il caso del detective Ariel Kafka di ...
La detective story di noir nordico che stavate aspettando. Kafka è un outsider: un personaggio un po’ malinconico come solo gli uomini finlandesi sanno... Leggere il seguito
Da Nel
CULTURA, LIBRI -
L'estate con Piemme Edizioni
pp. 280 - euro 16,90YoungerPamela Redmond SatranIn libreria dal 7 luglio 2015Brillante, comica e romanticissima, la storia irresistibile di una casalinga davver... Leggere il seguito
Da Spaginando
CULTURA, LIBRI -
Recensione di La coscienza di Andrew di E.L. Doctorow
Voto: Informazioni sul libroTitolo:E.L. DoctorowPubblicato da:MondadoriCollana:Scrittori italiani e stranieriGenere:Romanzo psicologicoFormato e... Leggere il seguito
Da Leggere A Colori
CULTURA, LIBRI