Ho perciò pensato di elencare le prove della non-autenticità della Sindone di Torino. Nella maggior parte dei casi, si tratta di prove indiziarie, ma prese tutte assieme depongono nettamente a sfavore dell'autenticità della Sindone di Torino:
- non si fa menzione della Sindone prima del XIV secolo (e no, la Sindone di Torino non è il Mandylion di Edessa);
- le autorità ecclesiastiche dell'epoca la dichiararono un falso;
- la Sindone è incompatibile con le vere sindoni ebraiche del I secolo ritrovate dagli archeologi (mentre è compatibile con un telo medioevale del XIV secolo);
- la crocifissione presupposta dall'immagine sindonica è incompatibile con la crocifissione romana come ricostruita dagli storici e dagli archeologi;
- vi sono errori prospettici ed anatomici della figura umana presente sul telo, come incongruenze anatomiche;
- non vi è presenza di sangue sul telo, mentre sono presenti tracce di coloranti;
- la datazione col metodo del carbonio-14 fa risalire il telo alla prima metà del XIV secolo circa.
Lo schema di queste prove è ripreso dall'articolo «Perché la Sindone è un falso», di Luigi Garlaschelli, in L'inganno della Sindone, numero monografico di MicroMega dell'aprile 2010.