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E' innegabile che alcuni pezzi del PCI siano rimasti legati alle idee di rivoluzione (anche armata, sia chiaro), siano stati più vicini al pensiero sovietico che non a quello occidentale, abbiano monopolizzato una parte della cultura italiana esaltando la propria parte nobile e celando l'appoggio a subdole strategie di "alleati" stranieri anche se, spessissimo, questo appoggio era più di facciata che altro. E' vero però anche che il PCI, così come molti altri partiti europei dell'area socialista-comunista, sono stati promotori di lotte di liberazione (dal nazi-fascismo, appunto) e convinti sostenitori della democrazia, delle sue regole, della Costituzione e del rispetto per la laicità, i diritti civili e quelli del mondo del lavoro. Non si trova invece al mondo esempio simile di partito fascista o simili. Appare evidente che le logiche del comunismo italiano e di quello sovietico non fossero le stesse, benché nate entrambe dall'idea marxista di uguaglianza e socialismo. E' evidente che il PCI negli anni si sia spostato sempre più verso un'idea di socialdemocrazia e di riformismo, nonostante le dure lotte interne con i "fedelissimi", mentre è altrettanto evidente che i despoti di destra, i fascisti sudamericani o europei, mai una volta abbiano modificato il senso del proprio essere: dittatura, privazione dei diritti, violenza fisica e psicologica sugli oppositori.
Ben vengano i partiti di destra, moderni e con principi legati comunque alla democrazia, ma si stia lontani da tutto ciò che riproduce idee che non hanno una sola ragione di giustificazione per chiunque conosca un minimo di storia. Detto che, nel 2011, sarebbe opportuno guardare avanti invece di soffermarsi sulla solita diatriba del fascismo e del comunismo, ciò che accade in questo paese, tra nuovi cartelli contro gli stranieri che tanto ricordano quelli contro i meridionali e, prima ancora, contro gli ebrei, non è per niente piacevole. L'aria da prove tecniche di trasmissione che lascia supporre che se cederà quella cospicua parte di coscienza civile che ancora aleggia tra noi, rimarrà soltanto l'idea di potersi fare giustizia con un odio indiscriminato e violento. Facciamo attenzione.
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