Putin: “spero di non dover usare la forza”
Vladimir Putin torna a parlare dell’Ucraina: <<le autorità ucraine portano il Paese verso l’abisso>>. Queste le parole pronunciate dal presidente russo durante la tradizionale diretta rivolta agli elettori.
Putin condanna duramente Kiev, colpevole di “gravi crimini” contro il popolo nell’ Ucraina dell’est, sostenendo che <<con i carri armati e con le armate non si risolve niente>> e chiedendo piuttosto <<dialogo e procedure democratiche>>.
Per la prima volta, il presidente russo ha ammesso pubblicamente la presenza di militari russi alle spalle delle forze di autodifesa in Crimea allo scopo di <<garantire la libera espressione della volontà>> in occasione del referendum e per evitare che la situazione degenerasse <<come sta accadendo ora nell’est ucraino>>. Tuttavia, nega che siano presenti forze russe nell’Ucraina dell’est, etichettandole come “sciocchezze”. Il leader russo proseguendo il suo discorso preoccupa per le velate minacce che non giungono nuove: “spero tanto di non dove usare il diritto concessomi dal parlamento di impiegare la forza in Ucraina- afferma Putin- spero tanto che la situazione possa essere risolta con mezzi politico-diplomatici”.
Infine il presidente è tornato anche a parlare della Crimea, ribadendo la legittimità del referendum che ne ha sancito l’annessione e dicendo che <<dovevamo prendere delle misure per fare in modo che le cose non andassero a finire come sta succedendo ora nell’est dell’Ucraina>>. Un’ammissione, la prima, della presenza di militari di Mosca nella penisola.
Le parole di Putin non sono cadute nel vuoto: Barack Obama infatti non è rimasto indifferente alle dichiarazioni del leader russo e alla Cbs ha detto che <<ci saranno conseguenze>> per qualsiasi azione che miri a <<destabilizzare l’Ucraina>>.