Autore: La Redazion
Oltre a ciò, su questo soprattutto dobbiamo riflettere: il turbamento maggiore per gli animi umani consiste nel credere che certe creature siano beate e incorruttibili e insieme abbiano volontà, azioni e motivi che sono in contrasto con queste loro caratteristiche, e nell’attendersi o nel sospettare, in base al mito, qualche terribile pena eterna, e nel temere quell’insensibilità che vi è nella morte, come se fosse qualcosa che li riguardasse, e nel dover sopportare tutto ciò seguendo non una propria convinzione, ma un impulso irragionevole; per cui, non sapendo determinare quale male li attenda, sono presi da un turbamento uguale o ancora maggiore che se avessero a questo proposito un’opinione sicura. L’assenza di turbamento invece consiste nel liberarsi da tutti questi timori e nel serbare salda memoria dei principi generali e fondamentali. Perciò bisogna sempre attenersi ai sentimenti presenti e alle sensazioni, in generale per questioni generali, in particolare per questioni particolari, e all’evidenza per ciascuno dei nostri criteri di conoscenza: perché, se ci atterremo a questi principi, sapremo trovare l’esatta origine del nostro turbamento e della nostra paura e ce ne libereremo, indagando le cause dei fenomeni celesti e di tutti gli altri che continuamente si presentano a noi e che arrecano timore al resto degli uomini.
Eccoti dunque, Erodoto, l’esposizione per sommi capi dei principi fondamentali della scienza della natura. Cosicché questo discorso, se appreso con precisione, può fornire, credo, anche a chi non proceda a uno studio accurato della dottrina nei particolari, una sicurezza incomparabile rispetto agli altri uomini. Chi lo abbia appreso potrà infatti da sé rendere prive di difficoltà molte delle verità trattate dettagliatamente nel complesso della nostra dottrina, e questi principi, se ricordati con sicurezza, saranno un costante aiuto: perché sono tali che anche coloro che hanno approfondito a sufficienza o compiutamente le questioni particolari della dottrina, analizzandole in base a essi potranno compiere il maggior numero di indagini riguardo a tutta la scienza della natura; invece, coloro che non sono pervenuti a tale grado di perfezione con essi potranno, anche senza insegnamento orale, ripercorrere con la rapidità del pensiero tutti i principi fondamentali per il conseguimento della felicità.
[tratto da Lettere sulla fisica, sul cielo e sulla felicità di Epicuro, BUR]