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Qual. Euro 2016, Chiellini come Penelope: crea, distrugge e ricrea

Creato il 11 ottobre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dopo una intensissima settimana di polemiche e discussioni per gli episodi avvenuti nel corso del big match dell’ultima giornata di campionato tra Juventus e Roma, finalmente si rivede la Nazionale di Antonio Conte, che, dopo le buone prove contro Olanda e Norvegia, si ripete contro l’Azerbaigian, grazie a Chiellini, portandosi subito al comando del girone H con un occhio all’Europeo 2016 (in occasione del quale Roma sarà palcoscenico di tre partite della fase a gironi e di un quarto di finale). L’azzurro, però, come per magia, sa placare gli animi e portare tutti a tifare per la stessa squadra, lasciando cadere nell’oblio le rivalità (anche violente) tra le fedi calcistiche; ed ecco, quindi, che viene a crearsi nuovamente un’identità nazionale, che, purtroppo, troppo spesso latita durante il campionato di Serie A.

Ad ogni modo, venendo al calcio giocato, il CT Conte si affida al solito 3-5-2, composto dal blocco-Juve in difesa (con Ranocchia al posto dell’infortunato Barzagli) e dal tandem ignorante Zaza-Immobile per scalfire la difesa azera; in mezzo al campo, infine, spazio al rientrante Pirlo, affiancato da Florenzi e Marchisio, mentre sulle fasce agiranno Darmian e De Sciglio. Ancora non convocato il bad boy Mario Balotelli.

Pronti, via e subito una buona palla per sbloccare la gara capita tra i piedi del numero 8 della Nazionale e della Juventus, che, però, spara alto sopra la traversa. Dopodiché, anche a causa della trincea creata dalla retroguardia ospite, l’Italia non crea più grattacapi agli avversari, se non su qualche sporadico calcio piazzato. Proprio da uno di questi, a pochi minuti dall’intervallo, svetta su tutti Chiellini, che anticipa il portiere azero e apre le marcature. Nei secondi 45′, invece, l’Azerbaigian lascia più spazi e gli azzurri sfiorano il raddoppio in un paio di occasioni, ma il risultato non cambia. O meglio, non cambia come ognuno si aspettava. Alla prima mischia nell’area di rigore presidiata da Buffon, arriva la beffa: il pallone scodellato sul secondo palo carambola sul corpo di uno sfortunato Chiellini e termina in rete, obbligando la Nazionale al forcing finale per portare a casa i 3 punti. Tuttavia, la questione, spinosa, viene risolta ancora una volta dal centrale di difesa bianconero, che si fa perdonare la disattenzione precedente. La gara, quindi, ci regala ancora un brivido (traversa di Giovinco, subentrato a gara in corso) prima di concludersi sul 2-1 per la “tripletta” di Chiellini.

RISULTATO FINALE: ITALIA 2 – 1 AZERBAIGIAN (43′, 82′ Chiellini – 76′ Chiellini (a.))

Promossi: Chiellini e Giovinco. Il difensore della Juventus segna, segna e segna ancora: poco importa che una delle tre reti sia arrivata nella porta sbagliata, lui non demorde e rimette sui binari giusti la partita. L’attaccante, anche lui alla corte di Allegri, invece, non trova spazio con continuità, né in Nazionale, né nel suo club, ma risulta decisivo con varie giocate e l’assist per il definitivo 2-1.

Rimandati: Azerbaigian. Squadra modesta, nessuno sperava in una loro partita a viso aperto, ma non arrivano una volta alla conclusione in porta e trovano la via del pareggio grazie ad una autorete; il sogno europeo sembra essere già svanito.


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