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Qualche libbra di carne di scambio

Da Guidocomin @GuidoComin

Il fiume esonda a S. Donà di Piave (VE) - Foto Guido Comin

Ascoltami, perché forse dico un’eresia,
ma io potrei perfino prendere il tuo posto,
cara, su quel maledetto barcone, quel
traghetto col biglietto di sola andata,
quello che va e poi mai più ritorna,
dai monti verso il mare, a precipizio,
come una piena del fiume, inesorabile.
Ma le regole del gioco non contemplano
questa eventualità, insomma dicono che
questa eccezione non si può proprio fare.
Protesto che le regole sono fatte soltanto
per essere infrante, quando occorre.
Ma l’arbitro, imperterrito, insiste di no;
con l’indice per aria, suona il fischietto.
Poi, suonano la tromba, tutti a bordo!
Oggi tocca, Amore, a te salpare l’ancora …

QUALCHE LIBBRA DI CARNE DI SCAMBIO

QUALCHE LIBBRA DI CARNE DI SCAMBIO
   

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Filed under: Poesia italiana, Poetry / Poesia Tagged: barca, barcone, Caronte, eresia, esondazione, fischietto dell'arbitro, fischio finale, fiume in piena, fiume Piave, generosità, libbra di carne, Mercante di Venezia, morte, poesia d'amore, regole del gioco, salpare l'ancora, scambio, traghetto finale, viaggio di sola andata, viaggio finale, viaggio senza ritorno

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