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Qualcosa su cui riflettere

Da Artigianauta
 di  Luca MattejaA TUTTI GLI AMICI DI I.C.R.Sono presidente di A.R.C.A. e aderente ad I.C.R., nell’augurare buon sospirato e sudato mese di ferie (chi ha ancora la fortuna di poterle fare!) vorrei estenderVi alcune riflessioni che ho mandato a tutti i miei contatti.Egregi imprenditori, consulenti, rappresentanti di- ImpreseCheResistono
- A.R.C.A.
- SOS UTENTIUn articolo apparso su Repubblica nei giorni scorsi ha fornito un quadro molto chiaro sullo smembramento e spolpamento in atto del Ministero dell’Economia e della Finanze. Ha chiarito in oltre la immense risorse finanziarie (fondi europei e altro) che l’Italia perde per l’inefficenza, il disinteresse, l’incompetenza e la disonestà che regna in funzionari, burocrati, politici che ci governano.Importante esserne consapevoli per capire il senso dell battaglie conduciamo in difesa dell’economia, del lavoro e delle piccole e medie imprese!!L’articolo è stato inoltre importante perchè può aiutare ognuno di noi per le riflessioni che io stesso, durante le vacanze di agosto, intendo fare per rispondermi alla domanda se ne vale ancora la pena darsi tanto da fare per provare a far funzionare qualcosa in questo paese.Nell’articolo viene chiarito una volta per tutte ciò che da oltre 7 anni, prima con A.R.C.A. e poi al fianco di ImpreseCheResistono e SOS UTENTI, vado sostenendo con convizione: “NON E’ VERO CHE I SOLDI NELLE CASSE DELLO STATO NON CI SONO!!”Basta saper leggere i bilanci dello Stato e delle Regioni, capire con esattezza come la burocrazia gestisce le risorse, avere un pò di competenza tecnica……per farsi un’idea molto precisa e disarmante!!In questi anni poi ho avuto la fortuna e il privilegio grazie alla mia professione di imparare a scrivere le leggi, regolamentarne tutti gli aspetti amministrativi e burocratici, indicare dove trovare i soldi per attuarle, determinare quanto serviva per renderle efficaci, vederle condivise da un larghissimo numero di imprese e cittadini, riuscire spesso ad aggregare esponenti politici anche di entrambi gli schieramenti e farle approvare.Vedere che nulla viene fatto, neppure le cose più semplici e logiche trasmette una gran frustazione e un senso di impotenza che ti porta a dire che “non c’è più niente da fare”!!! …Specialmente quando vediamo che, allo stesso modo della gran massa dei cittadini, anche milioni di imprenditori non si indignano più e continuano a subire da bravi sudditi!!In Italia:
- è ormai chiaro che siamo governati da un gruppo di potere che non ha più niente di politico e riduce il tutto a mera gestione dei “propri” affari personali;
- vi è un disinteresse dichiarato per tutto ciò che in questi anni è stato detto da tutti a proposito della crisi e di cosa fare per aiutare le imprese;
- non si intravede una possibile guida alternativa all’attuale, in grado di offrire garanzie di capacità di intervento a favore dei cittadini.
A fronte del fatto che si è sempre detto che servirebbero 10 miliardi di Euro (nelle varie forme di sostegno) per contribuire a risollevare dalla crisi l’economia italiana nulla è avvenuto:
- nella primavera del 2009 il Ministero dell’Economia e Finanze ha stanziato 8 miliardi di Euro alla Cassa Depositi e Prestiti da erogare alle imprese
- nella primavera del 2010 i dati diffusi dalla Cassa Depositi e Prestiti informavano che vi erano 5,2 miliardi inutilizzati e disponibili
- in un anno di battaglie “tribali” sostenute dialogando in modo equilibrato sia con il centrosinistra che con il centrodestra (come ad esempio in Piemonte) non si è ottenuto nulla
- il cambio di guida politica della Regione, con il quale si auspicava un cambio di linea più aperto verso le imprese, non lascia intravedere sbocchi concreti
- il rischio di paralisi del Piemonte per un ulteriore anno, per possibili ma non volute o mal calcolate nuove elezioni, non consente di intravedere orizzonti certi.Tutto ciò, unito appunto al fatto che non ci sono i milioni di imprenditori e di cittadini pronti a condividere le nostre battaglie e le nostre istanze, lascia pensare che l’unica prospettiva nella quale ci abbiano cacciati si chiami “SI SALVI CHI PUO’”. Il resto, se ancora c’è un resto, sono solo le solite futuribili e irraggiungibili …”prospettive”…Non è uno sfogo ma un commento: bisogna veramente riflettere.

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