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Qualità o quantità? I clienti al tempo della crisi

Da Cabaglio

Qualità o quantità? I clienti al tempo della crisi

Cosa chiedono oggi i clienti? Come è cambiato il loro approccio ai costi con la crisi economica? Non è il caso di girarci molto intorno: oggi c’è un gruppo sempre più folto di clienti che ha una attenzione spasmodica al prezzo e sceglie il servizio o il prodotto più economico anche se questo può andare a scapito di quello che ottiene da quello che compra.
E’ successo a tutti di andare in ristoranti scadenti in cui si paga poco, quando siamo usciti però non eravamo contenti di aver speso poco, eravamo delusi dalla scarsità di servizio che ci è stata offerta. Quindi la domanda potrebbe essere: perché sei andato in quel ristorante? Quando vai da un professionista che si sta svendendo il più delle volte stai andando da qualcuno che ti deluderà e uno dei motivi è anche il fatto che hai scelto l’alternativa più economica.
Pensa ad esempio se si presentasse un commercialista che costa la metà di quello che stai pagando ora. Magari pensi che il fatto che sia giovane ti autorizzi a pagarlo molto meno di quello che spenderesti da un professionista affermato ma… cosa accadrebbe se la tua dichiarazione dei redditi fosse fatta superficialmente? Del resto se stai pagando poco un professionista questo deve necessariamente aumentare il numero dei clienti che serve e questo va a scapito del servizio che può offrirti.
Prova un po’ a immedesimarti nel professionista più economico: hai i conti da pagare a fine mese, un numero importante di clienti e non puoi dedicare tantissimo tempo a ciascuno di essi. Se per caso uno dei tuoi clienti avesse bisogno di qualcosa di particolare hai una sola possibilità: dirgli di arrangiarsi!!!
Praticamente scambi la qualità con la quantità… E’ il mercato bellezza…

Sempre in tema gastronomico invece anni fa mi è capitato di andare uno dei ristoranti migliori di Italia: servizio cordiale e discreto, una location veramente piacevole, menù eccezionale. Appena prima di andare ero un po’ timoroso per via del prezzo: chissà quanto mi sarebbe costato!!! Invece ho passato un pranzo meraviglioso, assaporando gusti davvero non da tutti i giorni (deliziosi i fegatini di vitello, e a me non piace il fegato), con una vista bucolica curata nei minimi dettagli animata da una leggera musica di sottofondo… che dire, per una occasione speciale vale la pena!!! E il conto come è stato?
Devo essere sincero: dopo aver mangiato lì avrei pagato anche di più di quello che mi è stato proposto perché l’esperienza è stata tale da superare di gran lunga il prezzo che abbiamo pagato. Non solo ma da quel giorno sono tornato più e più volte e lo considero uno dei miei ristoranti preferiti e, non a caso, è uno dei migliori ristoranti d’Italia.
Quando chiedi a un valido professionista di prendersi cura di te e della tua azienda cosa preferisci:v uoi andare in un ristorante scadente o in uno che supererà le tue aspettative?
Cosa è più importante per te: la quantità o la qualità?

Tempo fa ho deciso che la sincerità sarebbe stato uno dei miei punti fermi della mia professionalità, oggi voglio aggiungere un ulteriore punto fermo al mio codice di condotta: voglio portare esclusivamente la qualità.

Non posso permettere che prendendo qualche lavoro in più io sia costretto a non preparare al meglio ogni aspetto delle sessioni di coaching che svolgo con i clienti.

Qualità o quantità? I clienti al tempo della crisi

Non posso permettere che prendendo qualche lavoro in più io possa scoprire che un mio cliente non è pienamente soddisfatto del valore che ho portato.

Non posso permettere che un mio cliente pensi di voler lavorare con me o con uno dei miei collaboratori “a qualunque costo” se questo significa non potergli dare il servizio che merita.

Ci sono clienti che cercano solo il prezzo basso?
Bene io lavoro con i clienti che vogliono il lavoro ben fatto!!!

E tu? Cosa ne pensi?

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