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Quando i luoghi comuni diventano dogmi

Creato il 03 settembre 2012 da Malpaese @IlMalpaese

I luoghi comuni…Quelli secondo cui la carne piu’ consumata a Vicenza non e’ ne’ suina ne’ bovina ma quella felina. Secondo cui la peggior disgrazia che possa capitarti e’ quella di avere un cittadino di Pisa sulla soglia di casa; e le donne bolognesi passano il loro tempo impegnate tra l’ arrotolare tortellini e fare fellatio mentre a Napoli tutti sanno fare la pizza e suonare il mandolino. Secondo cui una stupida coccinella porta fortuna come pestare una cacca mentre un povero gatto nero porta sfiga, alla stregua di rovesciare inavvertitamente la saliera …..Quanti ne conosciamo di questi luoghi comuni ? Dovrebbero far parte del nostro inesauribile bagaglio di tradizioni e di folklore, retaggio di popolari e campanilistiche tradizioni e invece…. Invece, per questa sottocultura che da troppi anni ammorba il Paese , che ha fatto si che la nostra stupenda Nazione fosse governata da un piduista venditore di fumo e da un troglodita che stonerebbe anche nella piu’ infima osteria, questi luoghi comuni vengono ripresi anche nel comune pensare ( sempre che questo si chiami pensare ). Tutto viene generalizzato, ogni cosa appiattita nei giudizi e questi luoghi comuni divengono indiscutibili dogmi. Non si fa mai una distinzione , come dovrebbe sempre essere , tra chi fa’ il proprio dovere e chi no, inglobando tutto e tutti in un unico giudizio, come una prigione indistruttibile. Ecco allora che quando vi e’ un caso di malasanita’ la colpa e’ dei medici e dei paramedici e della loro superficialita’ e negligenza, dimenticando che la nostra e’ una sanita’ all’avanguardia, magari in modo diverso tra regione e regione ma che comunque si occupa di tutti, al di la’ del credo e del colore della pelle e che soprattutto e’ gratuita. Ecco che, quando un gruppo di esaltati in divisa massacra di botte dei giovani manifestanti in una scuola genovese, la polizia e’ fascista e serva dei potenti e ci si dimentica che chi e’ nelle forze dell’ ordine ci protegge dalla delinquenza, a volte pagando con la propria vita, per poco piu’ di mille euro al mese. Ecco che gli statali sono tutti sfaccendati e imboscati, dimenticandoci che gli statali sono anche gli insegnanti dei nostri figli, a cui diamo il pesante compito di farne dei bravi uomini e bravi cittadini . Ecco che i politici sono tutti uguali, parassiti che fanno il proprio interesse anziche’ quello  per cui sono stati eletti. Certo la politica negli ultimi anni si e’ sempre piu’ allontanata dal popolo ; certo i politici non hanno piu’ lo spessore di personaggi come Berlinguer, Moro, Pertini, De Gasperi e quant’ altri ma scusate, ci sara’ una qualche differenza tra chi avvalla l’ipotesi che una prostituta minorenne marocchina sia la nipote del Premier egiziano Mubarak e chi grida allo scandalo ? Tra chi appoggia  la dolorosa battaglia di un padre per una legge sul fine – vitae della propria figlia e chi gli urla ” assassino ” ? Tra chi appoggia decisioni impopolari per la salvezza del Paese e chi invece cavalca la protesta pur essendo stato al Governo per anni con una maggioranza bulgara ? Questo modo di vedere e di sentire le cose e’ pericoloso per la democrazia in quanto l’ elettorato che troppo spesso non legge e non si informa finisce per astenersi dalle urne e se vota, con questa teoria del ” tanto sono tutti delinquenti uguali ” , preferisce votare gli originali . Si e’ persa qualsiasi capacita’ di analisi delle cose e ci si rifugia dietro una frase fatta per evitare la fatica di far lavorare il cervello. Ecco che allora

I partiti non devono avere finanziamenti , cosi’ come le testate giornalistiche e chi fa’ politica deve farlo gratuitamente , non pensando che, se cosi’ fosse, l’informazione sarebbe in mano a pochi magnati e non si rispetterebbe quella pluralita’ di opinione che e’ alla base di ogni democrazia degna di tale nome.

Ecco che alla guida del Paese ci vogliono solo giovani con la loro voglia di fare, dando per scontato che essere giovani voglia dire sapere e dimenticando che invece il mix vincente e’ rappresentato dalla vitalita’ dei giovani e dall’ esperienza di chi giovane non lo e’ piu’.

Ecco che alla guida del Paese ci vogliono cittadini comuni perche’ onesti, quasi che l’onesta’ fosse dote di tutti coloro che non sono in politica e dimenticando che per governare non occorre solo l’ essere onesti ma soprattutto il saperlo fare.

Ecco la vera sfida che attende il centrosinistra se ( e la cosa non e’ scontata ) vincera’ le prossime elezioni : non tanto quella di fare meglio del precedente Governo Berlusconi ( non ci vorrebbe molto ) quanto di risvegliare negli italiani quella coscenza politica che , a torto o a ragione, considero sopita ma non ancora morta. E’ un compito gravoso che comportera’ uno sforzo titanico ma possiamo e dobbiamo farlo, per il bene del Paese e di quello delle generazioni future !!!

GIANLUCA BELLENTANI



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