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Quando l'opposizione salva la maggioranza

Creato il 03 ottobre 2011 da David Incamicia @FuoriOndaBlog
Quando l'opposizione salva la maggioranza
Corre voce che la società civile, pure alla luce di ciò che le cronache, almeno quelle più indipendenti e obiettive, raccontano tutti i giorni, sia sempre più distante dalla politica politicante, monopolizzata dai partiti per soddisfare i propri esclusivi interessi dentro l'opaco Palazzo. Sarà forse per questo che settori assai rilevanti della "casta", nel timore che ogni loro "segreto del mestiere" possa essere svelato finendo per accrescere l'indignazione popolare, tenta di disinnescare gli ultimi strumenti di democrazia effettiva rimasti in mano alle gente comune, a partire dal web fino allo spauracchio del referendum.
Eppure, grazie proprio all'enorme potere di condizionamento di cui la politica dispone, finora il sentimento di idiosincrasia dei cittadini verso di essa si è non di rado fondato solo sul sospetto o su generiche sensazioni indimostrabili all'atto pratico, al punto da essere talvolta tacciate di qualunquismo e da essere delegittimate per mezzo di contro-campagne ben congegnate. Circostanza che ha consentito di perpetuare il dominio partitocratico sulla società e ha indebolito i coraggiosi e isolati tentativi, soprattutto nella crescente area del cosiddetto movimentismo, di contrastarne i deleteri effetti.
C'è però in Italia un'associazione molto combattiva, Openpolis, che da tempo si occupa di riaffermare il principio della trasparenza delle istituzioni e della politica, monitorando l'attività di parlamentari e amministratori locali e pubblicando periodici rapporti al fine di diffondere e rendere chiari i meccanismi di funzionamento del Palazzo alla più vasta opinione pubblica possibile. Perchè tranne qualche evidente strumentalizzazione ed esasperazione in senso demagogico, ciò che nel nostro Paese passa a torto come "antipolitica" altro non è, alla prova dei fatti, che la nobile aspirazione della parte più consapevole e illuminata della società di trasformare la politica stessa affrancandola dalle sue antiche distorsioni. In una battaglia che viene combattuta quasi sempre con poche risorse ma non per questo inefficaci.
In uno dei suoi dossier, dall'inequivocabile titolo di "L'opposizione che salva la maggioranza", Openpolis ha ad esempio di recente svolto un'approfondita analisi circa alcuni voti del Parlamento che hanno determinato l'esito, nel corso della legislatura in corso, di questioni di fondamentale rilevanza.
Lo studio, attraverso l'esame di tutte le votazioni elettroniche d'aula, si concentra in particolare sulle votazioni in cui la maggioranza di governo è riuscita a far approvare le proprie proposte grazie ai voti e alle assenze dei parlamentari di opposizione. Si tratta, pertanto, di casi che avrebbero fatto registrare la sconfitta della maggioranza se tutti i parlamentari di opposizione fossero stati presenti e votato coerentemente al proprio mandato.
Dal rapporto si evince che il "non-voto" dell’opposizione è talmente ricorrente da assumere un carattere sistemico rispetto all’attività parlamentare. Finora, infatti, su un totale di 14.494 votazioni le situazioni di maggioranza salvata dalla più o meno complice distrazione delle opposizioni sono state ben 5.098, ovvero il 35% dei casi.
Tutti i deputati e i senatori dell’opposizione, in questa legislatura, hanno contribuito almeno una volta a salvare la maggioranza non partecipando al voto. Facendo una classifica, risaltano nelle primissime posizioni i nomi di esponenti che non ci si aspetterebbe mai di trovare nella lista dei "salvatori" del governo: alla Camera, Bersani è primo con 2.306 salvataggi e Di Pietro è terzo con 2.019 salvataggi; al Senato, invece, in testa c'è Bonino con 1.331 salvataggi.
Molti provvedimenti sono stati approvati da governo e maggioranza soprattutto grazie alle assenze dell’opposizione durante le votazioni finali. In quei momenti, cioè, che rappresentano un passaggio decisivo nell’iter di approvazione definitiva di una misura, perché le consentono di passare all’altro ramo del Parlamento o appunto di diventare legge. Fra i più significativi, spiccano "Salvataggio Alitalia", "Contrasto dell'immigrazione clandestina", "Rifiuti in Campania", "Riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione", "Terremoto in Abruzzo" e "Scudo fiscale". Non leggine da niente, dunque, ma tutte disposizioni accompagnate da un vivace dibattito pubblico e da forti polemiche.
Openpolis ha tratto i dati analizzati direttamente dai siti di Camera e Senato, e li rende continuamente disponibili online con aggiornamenti quotidiani. Per visualizzare tutti i dettagli dell'attività dei singoli parlamentari e conoscere il loro comportamento di voto, è possibile consultare le pagine "Maggioranza salvata" e "Maggioranza battuta" sul portale Openparlamento

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