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Quanti modi di fare e rifare "la Pizza o Schiacciata di nonna Maria"

Da Anna

Finalmente c'è aria di festa, fra due giorni è Pasqua e la primavera si fa ammirare in tutta la sua bellezza: gli alberi, i campi, le aiuole, i vasi, .... sono fioriti. Anche i sakura sono in fiore, sono bellissimi con il loro candore.
E' Pasqua e io ed Ornella, insieme alle amiche che ci accompagnano ogni 6 del mese, siamo andate da Federica (Note di cioccolato) per fare il dolce tradizionale pasquale di sua nonna "la Pizza o Schiacciata di nonna Maria" per "Quanti modi di fare e rifare"

(Qui per la presentazione e guida)

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La schiacciata di nonna Maria è un ottimo dolce di Pasqua che, secondo me, si può gustare in tutti i mesi dell'anno. Per sapere la storia del nome e per la ricetta originale e quella dimezzata da Fede, rimando al suo blog.
Questa mia schiacciata l'ho fatta con licoli, l'impasto era molto bello da lavorare e la lievitazione perfetta. Avevo degli stampi per pizza dolce e, temendo che l'impasto fosse troppo per una sola schiacciata, ho fatto anche due mini-schiacciate. Con il senno di poi sono convinta che la schiacciata grande sarebbe venuta ancora più paffutella se di mini ne avessi fatta una sola.
  • 200 gr di licoli
  • 62 gr di latte tiepido
  • 100 gr di zucchero vanigliato
  • 2 uova
  • 55 gr di olio di semi
  • 140 gr di farina di forza (11% proteine)
  • 140 gr di farina debole (8% proteine)
  • 10 gr di semi di anice
  • 20 gr di uva sultanina
  • 10 gr di aroma limoncello
  • 5 gr di sale

Ho rinfrescato per 3 volte licoli e quando era ben lievitato l'ho sciolto con il latte appena tiepido ed un paio di cucchiai di zucchero presi dagli ingredienti, ho lasciato riposare per 30 minuti.
Con le fruste ho sciolto le uova con lo zucchero restante, l'aroma limoncello e l'olio di semi. Ho aggiunto le farine setacciate ed il composto con licoli e fatto riposare per 20 minuti (autolisi), quindi ho fatto incordare l'impasto ed aggiunto il sale. Quando l'impasto era ben amalgamato ho preso 750 gr di impasto a cui ho aggiunto i semi di anice e fatto inglobare. Al restante impasto ho aggiunto l'uva sultanina.
Ho messo a lievitare in ciotole separate in luogo fresco, per tutta la notte.
L'indomani ho sgonfiato gli impasti, lavorandoli. Fatti lievitare sino al raddoppio. Quindi ho fatto delle pieghe ed inserito l'impasto nella forma. Fatto lievitare sino al bordo della forma, spennellati con emulsione di latte ed acqua ed infornato in forno preriscaldato a 180°C quello grande per 40 minuti circa, quelli piccoli per 30 minuti.
Federica dice che la pizza di Pasqua è migliore se gustata nei giorni successivi alla cottura, si conserva bene per un paio di settimane ben chiusa in una busta di cellophane ma si può anche congelare già tagliata a fette: basterà tirarla fuori dal freezer un paio d'ore prima di consumarla.
Grazie Federica della bellissima ricetta e della stupenda ospitalità, sei una eccellente padrona di casa.
Buona Pasqua a tutti
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Le versioni di questo mese
Versione di Ornella ......... Versione di Anna
Versione di Dauly ..........Versione di Federica

Versione di Elena .........Versione di Fr@
Versione di Vale...........Versione di Spery

Versione di Emanuela ........ Versione di Artù
Versione di Stella ..............Versione di VickyArt
Versione di Antonella ..........Versione delle Apine
Versione di Barbara..............Versione Stefania
Versione di MM_SKG
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Ricetta del 6 maggio 2012
Ed il prossimo 6 giugno tutte a casa di Elena
( Zibaldone culinario)
per preparare i
Ravioli di pere con speck e aceto balsamico
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