La7 con il suo talkshow d’informazione In Onda, condotto da Luisella Costamagna e Luca Telese fanno l’anatomia del potere italiano, dopo quattro anni dall’uscita del libro denuncia “La Casta” scritto da Giananntonio Stella e Sergio Rizzo, ospite della puntata. Cosa è successo dopo la pubblicazione che ha portato alla conoscenza dei cittadini i temi più dolenti e più vergognosi che si possano pensare legati ai nostri politici, ovvero: tangenti, nepotismo, privilegi immotivati e sprechi di ogni genere. Esempi che vanno ben oltre l’immaginazione. Impossibile non essere sconcertati e nauseati dai dati che emergono, ma alla luce di quanto ci sta accadendo è giusto doamndarci se ancora quella descritta nel libro sia la precisa immagine della classe politica di oggi giorno o solo un resoconto del passato?
“Ci sono persone che percepiscono un doppio vitalizio, come ex parlamentari e ex consiglieri regionali, anche se hanno trascorso un solo giorno lavorativo in Parlamento e di professione fanno gli avvocati, i manager”…parole del direttore News Mediaset Mario Giordano autore del libro “Sanguisughe- Le pensioni d’oro che prosciugano le tasche“.

E’ lo specchio di quanto ci succede, paghiamo ben 3.80€ ciascuno per il lavoro dei nostri rappresentanti a fronte di un solo euro francese e di 12 centesimi degli americani. Una realtà decisamente squilibrata. I nostri politici sono troppi e lavorano tropo poco, vale la pena continuare a dirlo, anche perché come risulata dal recente bilancio ufficiale è già previsto per il 2012 un aumento del 2%! Diventa necessario equiparare gli stipendi dei nostri parlamentari a quelli europei anche perché tra i politici europei coloro che godono dei maggiori privilegi sono i politici italiani, tutto questo a danno del cittadino e dell’economia stessa del paese.
Ovviamente è demagogico pensare di risolvere la crisi con la riduzione dei loro stipendi o delle loro pensioni, certo è che l’esempio di una condivisione di “sacrifici” servirebbe a far tornare la fiducia nel loro operato, avrebbe un valore simbolico sostenziale e un tantino economico, visto che gravano su di noi i 219.000.000 di euro delle pensioni annue dei parlamentari.
