Quanto potrà durare la svalutazione dell'Euro?

Esattamente un anno fa raccontavo della strana forza della valuta euro contro il dollaro americano e che sarebbe stato assolutamente necessario una sua decisa svalutazione per evitare il peggioramento economico dell’intera eurozona.E così, come d’incanto, ci ha pensato il solito governatore della Bce, Mario Draghi, a rassicurare i mercati. L’aspetto che ha colpito maggiormente è stata poi la velocità della sua discesa, veramente impressionante.

Ovvio pensare che questo porterà dei benefici per le vendite delle aziende europee perché i loro prodotti europei sono diventati molto più competitivi in termini di prezzo grazie al calo del cambio euro/dollaro intorno al venti per cento. Ma a questo punto, la domanda sorge spontanea: fino a quando potrà durare questa svalutazione dell’euro ?

Perché d’ora in poi saranno gli americani a dover soffrire e vedersi ridurre le loro vendite per la forza della loro moneta. E probabile che questa situazione possa durare ancora per qualche mese, almeno fino verso l’estate prossima, ma poi il mix tra forza del dollaro e tassi d’interesse prossimi al rialzo, rischierebbe di far precipitare il pil dell’ Usa, la prima potenza mondiale.

E questo avrà sicuramente delle ripercussioni su scala mondiale. Non a caso, già gli analisti della famosa banca d’investimento Jp Morgan hanno tagliato le stime del pil americano al 2 per cento, dal previsto 2,5 per cento. Nel frattempo, continua il calo del prezzo del petrolio, divenuto oramai unico driver per le banche centrali per mantenere alto il livello di spesa dei consumatori, grazie al risparmio per i costi energetici e da rifornimento degli automezzi, ma questo tracollo del greggio sta mettendo al collasso o in seria difficoltà alcuni paesi emergenti, anche di rilevanza sistemica come la Russia. Come dire, siamo di fronte ad uno scenario macroeconomico che continua a galleggiare tra la bassa crescita e il rischio di uno shock improvviso per il fallimento di qualche paese. Oramai anche le stesse banche centrali mondiali sanno benissimo che siamo di fronte al più grande esperimento della storia finanziaria, ma finchè la barca va, lascia andare. Peccato poi che siano sempre gli stessi a farne le spese ovvero noi del popolo e non di certo chi già detiene molta ricchezza che addirittura l’incrementa ancora di più con l’avvento delle crisi.

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