Magazine Per Lei
Vi capita mai di essere felici per aver raggiunto faticosamente un obiettivo e, dopo l'entusiasmo iniziale, ritrovarvi a dover smaltire le scorie che nella ricerca si sono auto-prodotte?
A me si, una sorta di effetto post-esame, della serie scoglio superato, gioia e sollievo e...adesso che si fa?
Il vuoto mentale che si genera dopo, però, viene riempito da tutto quello che era rimasto in stand-by, latente e passivo, perché la mente era occupata a fare altro. Certe paure, emozioni, mancanze, ritornano con forza a reclamare la tua completa attenzione e il loro spazio, perché finalmente ne hanno a disposizione. Cioè era tutto lì anche prima, solo che eri distratta da altro e non te ne accorgevi. Ora che la preoccupazione primaria è andata, la mente - alacre lavoratrice - torna a fare quel che le riesce meglio: inventarsi un nuovo problema. E' vero hai la casa ora, ma come la metti con....e parte la lista. In questi casi bisogna prevedere sempre una via di fuga, ognuno ha la sua. La mia personalissima Ricetta della leggerezza è attingere a piene mani nello scrigno delle mie certezze: ciò che mi fa sentire viva, piena, felice. E se non ce l'ho nell'immediato, a portata di mano, allora scatta il vizietto, ciò che mi aiuta a rifare ordine e pace nel caos interiore.
Vado a riguardarmi le foto dei viaggi passati, dei momenti felici che ho vissuto. Attraverso le immagini, attraverso la vista, mi proietto indietro nel tempo, il cuore in genere segue a ruota senza farsi troppo pregare.
Quel che ho provato rivive in me e so che riaccadrà ancora: tornerò a sentirmi di nuovo come allora.
Mi dà sicurezza sapere che quegli attimi rappresentano la testimonianza di quel che sono capace di creare, mi conforta rivivere quel senso di benessere con la consapevolezza che tornerà a farmi visita, in una nuova forma.
Questi momenti io non li programmo, di solito arrivano all'improvviso, come un bisogno fisiologico di evasione. Uno slancio dell'anima che cerca di riparare le fratture che la mia irrequietezza cronica crea.
Perché la felicità è frutto di un allenamento costante, di un lavoro continuo su noi stessi, un'attitudine mentale che si costruisce, day by day.
Divertissement
Vi ho smaronato con Parigi, lo so, ma rispolverando l'archivio della memoria sono uscite fuori alcune foto e mi sono resa conto che rappresentano la sintesi di ciò che è stato per me quel viaggio lì.Quando sono in giro, per il mondo o dietro casa, mi faccio sempre le stesse tre domande:
Se dovessi raccontare ancora questo luogo, quali immagini sceglierei da portare con me? Quali scorci mi restituirebbero la panoramica delle emozioni provate? Quali dettagli, messi insieme, ricreerebbero per me la finzione del tutto, riportandomi la gioia di quei momenti?
Queste. Queste che lascio qui oggi sono le ultime immagini che ho catturato di Paris, il giorno prima di partire e con cui ho provato a rispondere a quelle domande.Prima di partire aprite in un'altra scheda questo pezzo, degna colonna sonora del nostro breve viaggio per immagini.
Oggi io porto con me:
I dolci, e i Cafè all'aperto
Le nostre colazioni
Prima a casa e poi in giro. Ovunque, nelle PATISSERIE, ma anche sotto la METRO. Nella foto bevo succo di arancia comprato al supermarché e travasato in una bottiglia d'acqua vuota.
Le contraddizioni architettoniche che convivono insieme
I vicoletti, i cappelli buffi, le scarpette chiccose e frivole
I negozi di lingerie
...uno spettacolo, ti porteresti via tutto!
L'allegria delle vetrine
Giocare a fare i turisti
e poi scappare davanti alle file troppo lunghe!
La giornata all'Orto Botanico
il vento che alzava la polvere, le distese di papaveri, tulipani e rose, le serre dedicate ai diversi habitat...
I colori dei petali, le forme delle foglie *
Gli aperitivi alla francese
col tipico liquore provenzale
La cena, l'ultima a Paris
nel ristorante italiano. Non mangiamo mai cucina italiana quando siamo all'estero, ma quella volta abbiamo fatto un'eccezione. E' una pizzeria raccomandata in diverse guide, la curiosità e la gola hanno fatto il resto. Non ci ha delusi :)
E NOI. I nostri baci. Ovunque.
Perché, come qualcuno disse, Parigi è.....
E voi? Qual è la vostra Ricetta della leggerezza? Cosa fate per rigenerarvi e ricreare il vostro angolino di pace interiore?
-
* Solo per darvi un'idea, se vi piace il resto lo trovate cliccando sull'immagine qui sotto, che avrete già notato nella sidebar e che contiene la raccolta delle foto fatte quel giorno, a Sua Maestà: La Natura.
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