Magazine Bambini
La famosa DPP, alias data presunta del parto, per Cestino ricorreva il 30 giugno 2010. Io, che dovevo partorire con cesareo programmato, avevo fissato il ricovero per il 25 giugno, Cestino è nato il 12.
Segnali premonitori? Nessuno, a parte il fatto che stavano iniziando i Mondiali di calcio e, avrei dovuto sapere, che nessun maschio che si rispetti (Cestino compreso), si sarebbe perso il fischio d'inizio...eppure a pensarci bene, il manuale "La mia gravidanza settimana per settimana", in un paragrafo dedicato, scriveva questo:"A pochi giorni dal parto, potreste sentire uno strano impulso di riordinare la casa, una sorta di preparazione del nido che accoglierà la nuova famiglia...attente a non esagerare!" 10 giugno 2010 - Giovedì.
"Signora consideri una cosa, io il pratino l'ho piantato ma se lei vuol vederlo spuntare, con questo caldo, dovrà annaffiarlo almeno ogni mezz'ora".
Certo che voglio vederlo spuntare, con quel che ci è costato... e così, anche con il Principe fuori per lavoro, ogni mezz'ora, scendo, salgo, scendo, salgo, le quattro file di scale che mi separano dall' ‘appezzamento!’ e mentre sto, lì con il tubo dell'acqua in mano e le scarpe inzuppate di fango, mi dico che se verrà un pratino alla Wimbledon sarà solo merito mio!
Negli intervalli di tempo, la casa mostra tutto il suo caos, ed io decido che se devo aspettare che passi un'altra mezz'ora, che almeno sia un'attesa proficua. Cucina, salotto e bagni, camera, cameretta e soppalchi, sbrinare il frigorifero, spolverare il servizio buono di bicchieri, sistemare la dispensa e completare il cambio di stagione...tanto che ci sono pulisco pure il forno e poi scendere, innaffiare, risalire, ...e così via fino a sera.
Al ritorno del Principe, la casa è uno specchio, la cena è pronta e il pratino allagato, io sul divano a gambe in su per la stanchezza ma con tanta soddisfazione negli occhi e nel cuore.
11 giugno 2010 – Venerdì.
Dopo la giornata di ferie presa ieri, oggi si torna al lavoro, son troppe le cose da sistemare, devo far si che tutto sia a posto per fine mese, non voglio intoppi dell'ultimo minuto, ne telefonate di lavoro, tra una poppata e l'altra e poi voglio proprio fare una bella spesa al super, una di quelle che riempì il frigorifero anche dell'inutile. E' venerdì, il fine settimana me lo voglio godere a fare niente.
12 giugno 2010 – Sabato.
Ho già detto com’è andata a finire Quasi tre anni dopo. 28 marzo 2013 - Giovedì.
Il Principe è fuori per lavoro, ma gli imbianchini hanno appena lasciato un "tritello" in giro per casa. La cameretta è di un bellissimo verde pastello (forte analogia con il pratino di tre anni prima), e a dire il vero un po' anche il pavimento. Scopettone, straccio e asciugare, scopettone, straccio e asciugare...negli intervalli di tempo la casa mostra tutto il suo caos e visto che devo aspettare, che almeno sia un'attesa proficua. Cucina, salotto, bagni, camera, cameretta e soppalchi, sbrinare il frigorifero, occuparsi del forno e iniziare il cambio stagione e poi via scopettone, straccio e asciugare,
Al ritorno del Principe la cameretta è a posto, il pavimento è tornato del suo colore naturale, la casa è uno specchio e la cena è pronta. Io distrutta e felice ho la soddisfazione nel cuore.
29 marzo 2013 - Venerdì.
Devo sistemare delle cose di lavoro, le ultime. Non voglio avere intoppi dell'ultimo minuto ne risolvere beghe tra una poppata e l'altra. Voglio anche andare a fare la spesa, il prossimo sarà il we di Pasqua e non voglio trovarmi i frigo vuoto.
Tutto ok, tutto perfetto, ma c'è un dilemma che non mi fa star tanto tranquilla: domani sarà sabato e pochi giorni fa nel manuale "Nove mesi sereni" ho letto questo: "Più il parto si avvicina, più sentirete la necessità di sistemare e organizzare la casa, in vista del nuovo arrivo, trattasi di un istinto naturale che va assecondato però con le dovute cautele……………………….se non mi faccio sentire per lunedì, sapete come è andata a finire!!!
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