Magazine Cucina
Si, le due cose insieme danno vita ai miei laboratori che tengo nelle scuole, negli eventi legati al mondo del cibo.
Non immaginate l'entusiasmo e la curiosità negli occhi dei bambini quando racconto le fiabe e poi insieme creiamo i personaggi con farina, zucchero, burro e uova.
Ho sempre amato le favole, le fiabe, le storie. E quando, da bambina non mi venivano raccontate, le inventavo e mi lasciavo trasportare nel loro mondo fantastico.
Sono cresciuta dando valore alle favole, alle leggende. E penso che raccontarle ai bambini sia un bel modo di restare bambina. Sia un bel modo per non crescere. Sia un bel modo di sognare.
Nel mio lavoro faccio cose diverse ogni giorno, passo dalle degustazioni, alla scrittura, alle ricette, ai corsi (cose da grandi) e poi mi ritaglio momenti per sognare "in modo costruttivo" (e a parte il tempo dedicato ai miei figli, i laboratori mi permettono di vivere il meraviglioso mondo dei bambini attraverso la cucina e la favola.)
Oggi ho voglia di condividere con voi, i miei, i nostri omini di panpepato.
Ho voglia di raccontarvi l'antica filastrocca e magari potrebbe essere per voi un modo per condividerla con i vostri bambini.
Che ne dite?
Iniziamo dalla ricetta.
Ingredienti: per 50 omini di panpepato 1 kg di farina 00 500 gr di zucchero di canna (o bianco) 500 gr di burro 2 cucchiai colmi di cannella in polvere 1 cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di noce moscata 4 uova In una terrina capiente lavorate il burro freddo a cubetti con lo zucchero. Formate un composto omogeneo e aggiungete le uova. Mescolate gli ingredienti con un cucchiaio. Unite la farina, la cannella e lo zenzero. Iniziate ad impastare con le mani dando vita al un composto liscio e compatto. Avvolgete nella pellicola e lasciate riposare in frigorifero per 15 minuti. Preparate ora il tagliere, il mattarello e lo stampino taglia biscotti. Stendete la pasta aiutandovi con un po' di farina e formate i vostri omini. Posizionateli su una placca rivestita di carta forno e fate cuocere per 10 minuti a 180°. Con queste dosi farete circa 6 infornate. Lasciate raffreddare e condividete con i vostri bambini per una merenda da favola..
L'omin di panpepato
"I padron della casetta, sono un vecchio e una vecchietta: lui sta andando a lovorare, lei vuol fare da mangiare.
E con grande abilità, una gran specialità, nella pasta ha ritagliato, un omin di panpepato.
Poi l'ha messo nel fornello, però quando lo sportello, lei riapre, mamma mia, l'omettino scappa via!
Fugge via velocemente e poi grida allegramente: "Son l'omin di panpepato e nessun mi ha mai pigliato. Vi assicuro, in verità, che nessun mi piglierà!"
I due poveri vecchietti son sfiatati, poveretti, e nel campo i falciatori restan lì con gli occhi in fuori,
nel vedere quell'ometto correr via come un diretto. E anche loro, sul momento, Parton per l'inseguimento.
Non lo riescono a pigliare ...e finiscon col cascare!
"Senti un po', comare mucca, con quell'aria da bacucca! I vecchietti e i falciatori son cattivi corridori, ma scommetto che anche tu non mi piglierai mai più!"
Corre lei velocemente per pigliar l'impertinente ma alla fin deve sostare per potersi riposare.Grida agli orsi sopra il prato l'omettin di panpepato:
"Brutti orsi spelacchiati, di salsiccia rimpinzati, ora alzatevi e correte e vediam se mi prenderete!"
Babbo orso e mamma orsa parton tosto alla rincorsa.
Galoppando e galoppando, ansimando e ansimando, alla fin gli inseguitori restan con la lingua fuori.
Sotto un'albero, beata, una volpe sta sdraiata e l'omin di panpepato, sempre più maleducato anche a lei dice di già che mai più lo piglierà.
"Omettino, sei nei guai" fa la volpe. "Come fai a passar questo ruscello? Sei caduto in un tranello!
Quando gli altri arriveranno di sicur ti piglieranno! Ecco là: la gente arriva! Vuoi raggiunger l'altra riva?
Monta sopra alla mia schiena chè io nuoto di gran lena!" L'omettin di panpepato sulla volpe è già montato.
"Attenzione, l'acqua è fonda e a momenti si sprofonda! Forza, su, con mossa lesta, monta sopra la mia testa!"
L'omettino, divertito per il viaggio, ha già obbedito. E vien anche persuaso a salire sopra il naso.
Ma la volpe sul momento con un brusco movimento e con colpo da campione lo divora in un boccone!
E' finito divorato l'omin di panpepato! "
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