sono giorni frenetici. perciò non ho scritto. anche questi sono pochi minuti rubati al sonno notturno, con l’orecchio teso a cercare di capire che di là dormono tutti e 2 nel lettone… rende l’idea no della situazione?
stanca sono stanca. ma vado avanti. lo stesso. anche se è tutto sulle mie spalle. casa cucina lavaggio asciugatura eccetera. vado a prendere il piccolo e lo accompagno a scuola quando posso insieme a mio marito. ieri sotto la pioggia la sua prima vera festa di classe, era il compleanno di una sua compagna. divertimento sensazionale. specialmente quando è comparsa in mezzo a una nidiata di quattrenni scatenati proprio lei Peppa Pig! la festeggiata immancabilmente ha prodotto un pianto greco che dire leggendario è dire veramente poco. Mio figlio imperturbabile, con gli occhi guizzanti allegria e malandrinità mi chiedeva “posso fare una foho’grafia insieme a Peppa?” meravigliandosi nel contempo che non ci fosse anche George il fratellino. però ha avuto a un certo punto della serata il suo momento lacrimevole, forse a causa della stanchezza o dell’emozione: non voleva mangiare la torta. mi aveva dato la morte per mangiarla, l’aveva vista nel bancone frigo e a tutti i costi la voleva, ma poi alla fine davanti alla sua fetta si è arreso, proclamando di non volerla assolutamente, in compenso gli sarebbe piaciuto un uovo Kinder. mah…sto coltivando un piccolo bastian contrario?
in ogni caso, festa riuscitissima, Chicco al settimo cielo e anche la mamma sua. mamma che non scrive da così tanto tempo sul pc che ora si sta accorgendo di non ricordare dove sono le lettere sulla tastiera! ma forse sarà anche la stanchezza,via! oggi giovedì santo giovedì di pastiere…e insomma io ho assistito alla cuoca senior. più ce altro evitavo che mio figlio si facesse lo shampoo con il ripieno della pastiera.
e devo però anche dire che c’è il rovescio della medaglia come in tutte le cose.
ho ripreso con il trasloco definitivo, ormai il mio ruolo: moglie madre donna. chiamatelo come meglio ritenete opportuno. per circa 2 settimane instancabilmente mi sono occupata del menage familiare. e ne sono stata felice, entusiasta, deliziata. basta un piatto di pasta e formaggino mio per toccare il cielo con un dito? sì a me è bastato, incredibile a dirsi e incredibile a scriverlo. ora che non devo più dipendere da altri, soprattutto non devo essere più un peso per gli altri, o una preoccupazione, assaporo con gioia questo. anche perchè mi sono resa conto che caratterialmente posso essere paragonata a un motore diesel: carburo lentamente ma poi chi mi ferma?!?
adesso sono nell’altra fase, o almeno nelle sue vicinanze: cioè in quella specifica fase in cui hai la necessità di pensare un momento a te stessa, a quella pagina del libro da leggere, o a coltivare quell’idea lontana di un nuovo paio di jeans.
ebbene mi accorgo di essermi talmente tanto trascurata e di aver talmente tanto rimandato un momento di evasione per me stessa, che è come se fossi rimasta ancorata al 2009. e questo capisco che non è giusto da fare, perchè anche se amo mio figlio con tutta me stessa e più di me stessa e proprio perchè lo amo, devo essere capace di amare allo stesso modo anche me, per migliorarmi e poter evadere dalla routine di tanto in tanto. ne beneficerò io e di riflesso anche il mio Chicco!
e csomai non dovessi più farmi viva fino a Pasqua, buone feste a tutti quanti!