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Quello che resta di una donna che non era in vendita

Creato il 18 novembre 2013 da Makinsud
Quello che resta di una donna che non era in vendita

Quello-che-resta-214x300Nell’ambito delle iniziative “Verso il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne“, il Coordinamento antiviolenza 21 luglio ha organizzato per le 18 di oggi un incontro con Serena Maiorana, autrice del libro “Quello che resta – Storia di Stefania Noce“.
Maiorana, giovane giornalista freelance attiva negli ultimi anni contro le discriminazioni e la violenza di genere, ci propone un’opera assai delicata da realizzare, risultato di molti mesi a diretto contatto con chi Stefania l’aveva conosciuta, frequentata, amata, nei luoghi in cui aveva vissuto e si era distinta per impegno e per volontà di cambiamento.
Una stesura lunga due mesi (molto più tempo è stato necessario per la raccolta del materiale), che oggi contribuisce a ridarci l’immagine di una donna solare e piena di vita, uccisa ormai quasi due anni fa a Licodia Eubea, in provicnia di Catania, dal fidanzato che aveva deciso di lasciare.
Una storia anomala che dimostra che il femminicidio e la violenza di genere non si annidano solo in concomitanza di disagio economico, scarsa cultura, contesti sociali difficili, ma colpisce anche donne forti e consapevoli, colte e attive politicamente a favore degli emarginati e dei discriminati come è stata Stefania.
Dimostra che in ogni strato sociale, dietro a ogni grado di istruzione può serpeggiare quel retropensiero che a volte sfocia nell’eliminazione di una donna solo perché donna, quindi essere inferiore e di “proprietà” maschile.stefania noce

Non c’è una sola persona che io abbia intervistato – prosegue Maiorana – che di Stefania Noce non avesse un ricordo splendido, di una donna forte, determinata, femminista, con una profonda coscienza sociale e una grande voglia di mettersi in discussione”. Tutto il contrario di Loris Gagliano, il ragazzo col quale aveva condiviso quattro anni di vita e che l’ha assassinata: “Chi lo conosce lo descrive come un uomo introverso e taciturno, un carattere cupo e solitario. Stefania, sembra quasi un cliché, diceva di volerlo aiutare, di essere più forte di lui, ma evidentemente questo non è bastato”.

A quelle che si sono arrese e a quelle convinte di potersi accontentare” era la dedica con cui Stefania apriva un suo articolo. L’incontro di oggi è invece dedicato a lei, a quello che non abbiamo avuto il tempo di conoscere di lei, a quello che resta di lei.


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