L’attacco alla Libia è illegale sia secondo le leggi USA che la Carta dell’ONU; il pretesto di “proteggere i civili” crolla mentre Russia, Lega Araba e Unione Africana condannano gli attacchi aerei.
Mentre l’alta motivazione morale dietro l’ipocrita pretesto di natura “umanitaria” crolla sulla scia della condanna dei bombardamenti guidati dalla NATO da parte della Russia, della Lega Araba e dell’Unione africana, crolla anche ogni pretesa di legalità sulla risoluzione della “no fly-zone”, poichè l’evidente tentativo di assassinare Gheddafi viola non solo il diritto degli Stati Uniti, ma la stessa Carta delle Nazioni Unite.
La caratterizzazione fatta da Vladimir Putin dei bombardamenti come una “crociata medievale” e il suo avvertimento che gli attacchi dimostrano il perche la Russia deve costruire le sue difese aeree contro la minaccia della NATO, sono l’accusa più schiacciante fatta finora a questa campagna. Segue poi un dietro-front della Lega Araba cosi come una condanna dell’Unione Africana, man mano che le bugie e le spacconate sulla “missione umanitaria” si sbriciolano solo pochi giorni dopo l’assalto.
Il delirio orwelliano che la “no fly zone” fosse qualcosa di diverso da una crudele falsità è diventato evidente nel giro di poche ore, dopo che la NATO ha prima respinto la proposta della Libia che paesi terzi indipendenti pattugliassero i cieli e ha poi lanciato un bombardamento istantaneo delle strutture militari di Gheddafi, uccidendo decine di persone innocenti, secondo le proteste libiche confermate dalla Russia.
Fin dal suo inizio, questa guerra non aveva nulla a che fare con la “protezione dei civili” e tutto a che fare con il rovesciamento del leader della nazione più ricca di petrolio dell’Africa.
Ora, i leaders occidentali hanno detto tutto ma non hanno ammesso che l’unico obiettivo della missione è quello di uccidere Gheddafi, come dimostrano i raid aerei attorno all’assediato leader libico.
Quando gli è stato chiesto se Gheddafi avrebbe potuto essere assassinato per forzare un cambiamento di regime, il Segretario alla Difesa britannico Liam Fox ha detto che il leader libico era un “obiettivo legittimo”, aggiungendo, “che potenzialmente potrebbe essere una possibilità”,una nozione che è stata subita sostenuta dall’azione di forza degli aerei da guerra RAF, che hanno distrutto,dopo il massiccio bombardamento della notte scorsa,il complesso che osptita il rais a Tripoli .
Fox ha riferito in seguito che un’attacco “bunker-buster” alla residenza di Gheddafi era da tenere in considerazione. .
Nel frattempo, Barack Obama, Hillary Clinton, il Presidente Francese Nicolas Sarkozy, e il Primo Ministro Britannico David Cameron hanno dichiarato che Gheddafi “deve andarsene”, ”serve che se ne vada”, e “ha perso la sua legittimità”.
Inoltre, Salwa el-Deghali, del Consiglio Nazionale di Transizione, ha chiesto “maggiori attacchi contro le forze di Gheddafi, e velocemente. Abbiamo bisogno di questi attacchi fino a quando non saraschiacciato”.
Questa vi sembra una missione per proteggere i civili o per rovesciare Gheddafi, soprattutto in considerazione del fatto che le SAS britanniche sono state sul terreno per settimane, sempre in violazione della risoluzione Onu, per sostenere direttamente le truppe dei ribelli libici?
La risoluzione dell’ONU che avrebbe dato il fondamento legale per i bombardamenti non autorizza l’uso della forza militare per mettere in atto un cambiamento di regime, eppure è questo che la NATO e gli Stati Uniti stanno portando avanti – l’uccisione o il rovesciamento di Gheddafi.
Dobbiamo ricordare ancora una volta il fatto che le Nazioni Unite si attengono alle proprie risoluzioni solo quando è conveniente. Le Nazioni Unite violano palesemente la propria Carta con piacere se c’è un pre-esistente ordine del giorno geopolitico da realizzare.
Il diritto internazionale codificato sotto l’egida dell’ONU vieta l’assassinio di stato, tranne che in condizioni di guerra. Caratterizzando l’attacco alla Libia come una semplice “no fly zone”, e fermandosi dal dichiarare guerra al paese, le Nazioni Unite insieme con le potenze che hanno firmato la risoluzione, cioè l’America, la Francia, la Gran Bretagna e l’Italia (l’Italia non ha firmato perché non è membro del CdS, ndt), stanno violando la loro stessa risoluzione andando a colpire Gheddafi.
Infatti, uccidere Gheddafi sarebbe un crimine di guerra perché si qualifica chiaramente come un atto di “tradimento”ai sensi dell’articolo 23 della IV Convenzione dell’Aia del 1907. Anche in tempi di guerra dichiarata, assassinare un leader con l’inganno è illegale.
“Uno stato che utilizza il “tradimento” per uccidere un nemico può essere colpevole di crimini di guerra, afferma l’Enciclopedia del Genocidio e i Crimini Contro l’Umanità. L’Articolo 23 della IV Convenzione dell’Aia del 1907 indica che “è particolarmente vietato. . . uccidere o ferire a tradimento gli individui appartenenti alla nazione o all’esercito nemico.” Il tradimento viene solitamente definito come una violazione della fiducia, come un attacco contro un individuo che ritiene che non vi sia alcun bisogno di temere l’attaccante”.
Inoltre, ai sensi del diritto statunitense, ai dipendenti degli Stati Uniti nelle è vietato esercitare l’assassinio in tempo di pace. Questa legge è stata ovviamente violata più volte, soprattutto nel 1986 quando l’amministrazione Reagan tentò di uccidere Gheddafi con il bombardamento dela caserma in cui era noto dormisse il leader libico
L’attacco alla Libia non è solamente immorale, sotto il trasparente pacco di bugie del pretesto “umanitario”, ma è anche del tutto incostituzionale, poiché non autorizzato dal Congresso degli Stati Uniti. Come fa notare il professore di Diritto Internazionale alla University of Illinois College of Law, Francis Boyle: “Senza l’autorizzazione del Consiglio di sicurezza dell’ONU e l’esplicita autorizzazione del Congresso degli Stati Uniti secondo i termini della “War Powers Resolution”, per il presidente Obama stabilire qualsiasi tipo di cosiddetta ‘no-fly zone’ sopra la Libia è illegale e incostituzionale”.
Soprattutto, dato che l’assalto è stato lanciato sotto l’egida dell’ONU con la presunta “legittimità” della Comunità Internazionale, si viola direttamente la stessa Carta delle Nazioni Unite in quanto l’intero obiettivo della missione è un cambio di regime, sostenendo una parte nella guerra civile, e ciò non ha nulla a che fare con la “protezione dei civili”.
LINK: UN Powers Violate Their Own Resolution By Targeting Gaddafi
TRADUZIONE:Cori In Tempesta