Questa sera abbiamo ricevuto una bellissima notizia, di cui parlerò più avanti.
Adesso devo condividere con voi un piccolo passo che abbiamo fatto da ieri sera: far addormentare Elisa nel suo lettino. Negli ultimi mesi l'addormentamento si svolgeva così: tutti sul lettone, Attila compreso spesso e volentieri, Purulla che un po' ciucciava e un po' dispensava bacini a tutta la famiglia, fino al distacco dalla tetta. Dopo almeno mezz'ora al MioAmore toccava traslare la Purulla nel suo lettino. Moccoli a volontà nel caso in cui si fosse svegliata (anche se a onor del vero accadeva assai di rado).Ho deciso di cambiare sistema dopo aver iniziato a leggere Bambini e basta di Irene Bernardini, psicologa di cui da anni leggo la rubrica su Vanity Fair e di cui ho letto anche Elogio di una donna normale.Più che altro era da tanto tempo che ci pensavo, all'"inutile imbroglio" di addormentarla da una parte e farla risvegliare da un'altra, ma non mi ero mai decisa. Si poneva il problema logistico: posto che lei senza tetta non si addormenta (nessuno alzi gli occhi al cielo: fidatevi, non si addormenta, a meno di non farla piangere e urlare disperata), come potevo fare per allattarla direttamente nel suo lettino?Elisa dorme infatti in un tradizionale lettino con le sbarre. IlMioAmore ha tolto una sbarra fissa e ha messo quella mobile che avevamo acquistato prima di andare in ferie e che è tornata utile. Però il lettino non li regge i miei sessanta chili, manco per sogno. Come fare? Mi sono guardata intorno e ho avuto un lampo di genio.Il fedele amico di tante nottate passate sulla Poang a dondolo assieme a Elisa torna ancora utile.L'ho accostato al lettino: è esattamente alla stessa altezza del materasso.Mi ci sono accoccolata sopra e mi sono trovata in una posizione scomodissima, ma ottimale per quei