
Io, che penso che questo celebre blog sia viziato dall'eccesso di post che vengono pubblicati di continuo, mi sono permesso di sollevare tale obiezione. Ed ecco, unitamente, la risposta che ho ricevuto:
Ammetto che il mio tono poteva apparire piccato. In realtà, c'era solo un po' di ironia di fondo. Ammetto sia una sfumatura difficile da cogliere. Eppure io, che avendo pochi lettori giocoforza ricevo anche poche critiche (del resto, ricevo anche pochi apprezzamenti) non mi sognerei mai di rispondere ad un lettore che me ne solleva una con una variazione sul tema vaiaquelpaese. Del resto, io non mi fregio nemmeno dell'impegnativa autodefinizione di colui che sta dalla parte dei torti. Sarebbe interessante, poi, capire chi è qui in torto, e chi commette torto e verso chi. In ogni caso, ho concluso così :
Dopo poco, il blogger di grido ha risposto:

Di questo, lo ringrazio. Ma rimango del mio parere. Oltretutto io avrò pure avuto un "tono" (l'ironia, questa sconosciuta), ma ci ho messo la faccia, nome e email. Non mi sento di essere derubricato ad uno starnazzante anonimato, all'ombra del quale, certo, si dice di tutto, e in modo essenzialmente irresponsabile.Per carità, nulla è successo. E il caso in sé e la persona in sé, che poi non conosco, non hanno importanza. Provo però a partire da qui per riflettere sulla sindrome Verro: non sono d'accordo con te, per ciò vai da qualche altra parte a dire la tua. E' molto diffusa. E trasversale. Io ci penso, e penso che riguardi anche me. E non so da che parte sono seduto ora, se da quella dei torti, della ragione, o se, semplicemente, ho perso la sedia (nel gioco delle sedie sono una frana dai tempi dell'asilo). Giudicate voi (vi prometto che non vi espellerò se mi darete torto, ma mi siederò vicino a voi).da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com






