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Quinoa, amaranto e grano saraceno: pseudocereali

Creato il 08 febbraio 2012 da Rossellagrenci

QUINOA, AMARANTO E GRANO SARACENO: PSEUDOCEREALI

Se ricordate, vi avevo parlato degli Pseudocereali, amaranto, quinoa e grano saraceno. Le proteine presenti sono  superiori a quello dei comuni cereali. E’ per questo che sono ottimi alimenti per chi ha escluso la carne dalla propria alimentazione. A seconda della varietà, nella quinoa le proteine oscillano tra il 12 e il 18%, nell’amaranto tra il 12,5 e il 17,6% e nel grano saraceno tra  il 12% e il 13%, come ci spiega Ida di Vita Libera.

E’ importante sottolineare che le proteine degli pseudocereali hanno un valore biologico nettamente superiore a quello dei comuni cereali in quanto contengono tutti gli aminoacidi essenziali, tra cui un’elevata quantità di lisina (aminoacido di cui sono carenti la maggior parte dei cereali) presente in quantità superiori nella quinoa. La qualità proteica può essere migliorata combinandoli insieme agli altri cereali.

 

Per quanto riguarda le fibre gli pseudocereali  rappresentano un’ottima  fonte di fibra alimentare; in particolare, il contenuto in fibre è maggiore nel grano saraceno rispetto all’amaranto e alla quinoa che hanno livelli di fibra quasi comparabili ai cereali comuni.

Per quanto riguarda, invece, le fibre insolubili, queste sono contenute in quantità superiore nell’amaranto. Le fibre insolubili sono fondamentali perché combatto la stitichezza in quanto accelerano il transito intestinale favorendo l’eliminazione di tossine, impurità e batteri; inoltre evitano il ristagno di composti tossici a contatto con le mucose del colon diminuendo, così, il rischio di cancro al colon.

Per non parlare di grassi insaturi e vitamine. Riscopriamo questi alimenti poveri!

 


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