Il primo Agosto 2012 si è consumato, all’Ast, La “responsabile” fuoruscita del padre-padrone dell’Azienda che non è riuscito a far fallire completamente e nemmeno a piazzarla, per pochi spiccioli, ad un suo fraterno Amico.
A capo della Società è rimasto in vita quello che non è quello che fa credere di essere e, cioè, il Presidente, bensì il RE che, come tutti sappiamo, in una monarchia costituzionale, sopravvive a qualsiasi coalizione governativa e che, nel nostro caso, ha superato l’avvento politico di tutte le forze politiche (forziste, comuniste, futuriste, democristiane, autonomiste, pidielline) che si sono alternate alla guida dei Governi siciliani negli ultimi anni. Siamo certi che, in futuro, il nostro “Presidente a vita” lo ritroveremmo, fra qualche anno, alla guida della partecipata regionale del trasporto pubblico anche se alla guida della Regione Siciliana dovessero arrivare i “forconi” o i “grillini” perché, come recita un noto proverbio, “Le vie del Signore sono infinite”….
Quale Direttore Generale, ci ritroviamo (“provvisoriamente ?”) con un Direttore Generale “pulcino pio” che non voleva neanche assumere l’incarico (senza sbocchi e prospettive) che, per la bontà e la signorilità che lo contraddistingue, accetta pure di essere sorvegliato a vista dalla Segreteria dell’ex D.G. che non sappiamo fino a che punto abbia, veramente, “lasciato” l’Azienda….
A fare da contorno, una bella comitiva “militarizzata” MPA (oggi Partito dei Siciliani) inviata da Raffaele Lombardo, alla guida dei Consigli di Sorveglianza e di Gestione, i cui componenti, spacciati per caritatevoli medici al capezzale di una creatura moribonda, e che invece, sotto gli ingannevoli camici bianchi indossano. Invece, elegantissimi abiti neri da “funeral manager” (quelli che una volta erano indicati quali “becchini”) messi a lì a rassicurare i poveri dipendenti sulla puntualità del pagamento degli stipendi entro la fine del mese (dopo)….
Inoltre, a collaborare, ritroviamo un nugolo di “Dirigenti” eterogeneo in cui abbondano ex sindacalisti (che, conoscitori della materia, sanno bene come fregare gli ex loro aderenti), assunti e nominati senza alcuna esperienza del settore, oscuri funzionari assurti al rango dirigenziale solo per aver dimostrato assoluta compiacenza e complicità nei riguardi delle più assurde e illegali delibere aziendali loro imposte.
Dove volete che vada, l’Azienda, con tale management?
Non parliamo, poi, delle organizzazioni sindacali datesi oggi alla più completa latitanza e al silenzio a parte una sigla (l’Uil) che temerariamente oggi fa la corte al “Movimento 5 Stelle” di Beppe Grillo dopo essere stato “grande elettore” di Totò Cuffaro e avere fatto il tifo per Forza Italia….
Addirittura, due nuove sigle che dovrebbero essere (in teoria) nemiche storiche (comunisti puri e fascisti) si sono strette in un abbraccio mortale nel tentativo (sicuramente vano) di cercare visibilità e tentare di far concorrenza ai colossi UGL, CGIL, CISL candidatisi a far da veline ai nuovi amministratori aziendali destinati, questi ultimi, a essere spazzati via, fra non molto, dai vincitori dell’ultima consultazione elettorale e, cioè, da Rosario Crocetta e Giancarlo Cancellieri….
Inutile cercare di venire in possesso puntualmente degli stipendi oltre che degli emolumenti arretrati, inutile scioperare dopo ridicole fasi di surriscaldamento e raffreddamento, inutile procedere ad azioni improvvisate di protesta che lasciano il tempo che trovano, ancora più inutile occupare la Direzione Generale o darsi per ammalati in blocco…. Occorre, invece, che una o più organizzazioni sindacali serie (perché no, assieme al Sindacato Dipendenti Ast) vada direttamente a “trattare” con il nuovo Governo della Regione (che altro non è che il datore di lavoro effettivo dei dipendenti Ast) per stabilire, una volta e per sempre quale deve essere il futuro dell’Azienda che, portata al dissesto da Amministratori e Dirigenti altamente irresponsabili non potrà, con le proprie sole forze, mai più risollevarsi….
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