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Quotazioni oro, cosa accadrà con il rialzo tassi Fed

Da Mrinvest

Quotazioni oro, cosa accadrà con il rialzo tassi Fed
INVESTIRE IN ORO

Stando a quanto affermano i dati della ultime settimane, gli investitori di tutto il mondo sono oramai concordi nel giudicare sempre più probabile un aumento dei tassi di interesse di riferimento da parte della Federal Reserve nel corso dell’ultima sessione dell’anno, a metà dicembre.

Un appuntamento – quello del rialzo dei tassi di interesse Fed – che manca dal 2006 e che è stato più volte indicato come “vicino” nel corso degli ultimi mesi, salvo poi essere rinviato per prudenza. Considerato che invece ora il rialzo dei tassi Fed sembra essere cosa fatta (o quasi!) è lecito immaginare quelle che potrebbero essere le intuizioni di una buona parte degli investitori, pronti a ridurre, di conseguenza, la propria esposizione sull’oro.

Quanto sopra è stato poi facilmente interpretato dall’andamento attuale. Oltre al calo del prezzo dei future, la scorsa settimana l’oro detenuto dagli exchange-traded products ha registrato un calo di circa 27 tonnellate s/s, ovvero il più marcato da tre mesi a questa parte.

Dunque, in queste settimane la relazione tra l’oro e le aspettative di un incremento dei tassi Fed andranno a farsi sempre più forti. Ulteriore dimostrazione è il fatto che in seguito alla pubblicazione venerdì di dati sul mercato del lavoro statunitense al di sopra delle attese, le probabilità di un aumento dei tassi a dicembre implicite nei futures sui Fed-fund sono aumentate al 70% (+14 p.p. g/g).

Alla luce di quanto sopra anticipato, non possiamo non rilanciare le nostre considerazioni su quanto avverrà nei prossimi 30 giorni. La Federal Reserve avrà almeno un’ultima occasione pubblica, con il suo numero 1 Janet Yellen, per cercare di accomodare e preparare il mercati verso la decisione di dicembre. Se durante tale avvenimento pubblico non verranno attutiti gli effetti delle aspettative, è probabile che il comportamento degli investitori possa farsi sempre più concreto.

A proposito di tassi e di decisioni di politica monetaria, ricordiamo come nel corso dello stesso mese di dicembre la Banca Centrale Europea guidata da Mario Draghi potrebbe dar corso a un nuovo allargamento della propria strategia di quantitative easing. Contemporaneamente, la Bank of England dovrebbe confermare la propria strategia attendista, avvicinandosi comunque alla possibilità di un primo rialzo dei tassi di interesse nei primi due mesi del 2016. Sia Fed che BoE dovrebbero ad ogni modo avviare la nuova stagione del rialzo dei tassi in modo molto graduale, al fine di accontentare le aspettative dei mercati e non dar seguito a inutili e pregiudizievoli accelerazioni.


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