Cos’hanno in comune la nipote di un dittatore, il presidente della provincia di Foggia, una ex campionessa di sci nordico e un ex agente segreto? Semplicissimo, la volontà di inserire le “radici cristiane” all’articolo 1 della Costituzione. Il progetto di legge presentato da Alessandra Mussolini, Antonio Pepe, Manuela di Centa e Renato Farina chiede infatti che il testo fondamentale dello Stato italiano cominci così: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, e riconosce le radici cristiane come fondamento della civiltà italiana”.
Bisognerebbe piuttosto dire: «Riconosce le radici anticristiane come fondamento della civiltà italiana.» Infatti, se fosse per i cristiani, l’Italia non esisterebbe nemmeno.
Dragor