- Pianta perenne di circa 60cm. di altezza. Fiorisce in Primavera-Estate. Originario dell’Europa orientale e dell’Asia Minore, il rafano si è diffuso in Italia, dove cresce con frequenza negli orti e nei terreni freschi e ombrosi formando vigorosi cespugli, può assumere carattere infestante.
- Si utilizza la grossa radice raccolta in Autunno. Si conserva stratificata sotto sabbia per mantenerla fresca o più spesso tagliata a pezzi ed essiccata.
PROPRIETA’
- Contiene glicosidi ed è depurativo, anticatarrale, diuretico, stomachico, rubefacente per uso esterno.
IMPIEGO
- Verdura o infuso (anche l’acqua di cottura della radice)per bronchiti e come cura diuretica per gotta e reumatismi. Per uso esterno il macerato della radice nella grappa, per frizioni contro dolori muscolari e artritici; senapismi della radice fresca grattugiata per raffreddore e bronchite.
- In cucina il sapore acre e piccante viene molto apprezzato sia come verdura che all’interno di salse (si grattugia e si conserva sottaceto in vasetti) in accompagnamento alle carni.
AVVERTENZE
- Sconsigliata in caso di disturbi ai reni, irritazioni all’apparato digerente, ai soggetti nervosi e alle donne incinte.
- L’olio volatile in esso contenuto è tossico e può provocare tosse, cefalee, irritazione agli occhi.
- La lavorazione della radice può causare forte lacrimazione e sudorazione, per cui la si deve grattugiare con cautela in un luogo ben areato, matenendo il viso a debita distanza.
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