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Ora l’intera comunità è in lutto e sotto shock per quanto accaduto; non capita di certo tutti i giorni che un ragazzo di 14 anni anni decide di togliersi la vita inseguito ad insulti e scherzi oltre limite, ricevuti su Facebook.
Ma purtroppo è accaduto anche questa volta, non è finzione, è realtà e la cosa più preoccupante è il rendersi conto quanto un social network possa influenzare e condizionare le nostre vite, almeno a volte.
Secondo quanto dichiarato dalle fonti, il quattordicenne, Kameron Jacobsen, veniva tormentato dai suoi compagni di scuola sul social network con insulti e battute poco piacevoli sul suo orientamento perché dal suo comportamento pensavano fosse gay.
Secondo quanto dichiarato dalle autorità scolastica già a distanza di una settimana, un altro ragazzino si sarebbe suicidato perché i suoi compagni della squadra di football della scuola lo prendevano in giro per via del suo orientamento.
Ora si corre ai ripari, ora l’istituto ha istituito dei corsi riparatori al fine di rieducare gli studenti e il personale scolastico al fine di porre fine a tali comportamenti omofobici. Come al solito per far sì che vengano presi seri provvedimenti ci deve scappare il morto, in questo caso due.
La famiglia del giovane ragazzo è distrutta per perdita del figlio. Nonostante abbiano causato la morte di un ragazzo innocente, gli insulti e gli scherzi non hanno cessato di essere pubblicati. La sorella maggiore, Kierten, avrebbe lanciato un appello chiedendo alle persone di smettere di scrivere queste offese ingiuste nei confronti del fratello, che lo lasciassero almeno riposare in pace invece di continuare a diffamare il fratello pubblicando informazioni private e personali.
Facebook avrebbe pubblicato un comunicato per quanto riguarda l’incidente in cui viene espresso il dolore per quanto accaduto, per la tragica morte di questi studenti rivolgendo un pensiero alle famiglie.
Allo stesso tempo i portavoce del social network non si sono dimenticati di comunicare il loro impegno nel porre fine agli atti di bullismo invitando gli utenti del social network a segnalare questi fenomeni.
Fonte: http://www.gaywave.it/articolo/ragazzo-gay-si-suicida-perche-deriso-su-facebook/27237/
Vi abbraccio
Marco Caserta
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