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Raid punitivo NO TAV contro alcune aziende

Creato il 09 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ancora scontri tra i cantieri della Torino-Lione e i militanti NO TAV. Inizialmente partita come una marcia pacifica, la protesta dell’8 dicembre è poi degenerata in atti vandalici. I 170 manifestanti erano stati fermati a pochi metri dal cantiere; tuttavia, già in giornata è stato vittima di un raid di disturbo l’hotel che ospitava le forze dell’ordine. Poi, nella notte, è stato il turno delle fasce più estremiste. Questa volta, si tratta di un raid “punitivo” contro le aziende ree di collaborare al progetto TAV. Gli aggressori farebbero parte di un gruppo di anarchici, e hanno preso di mira alcune aziende del complesso del cantiere. L’intento è intimidatorio verso le ditte che collaborano in qualche modo alla realizzazione del Treno Alta Velocità. Tra esse figura la Geo Data di Torino, corso Duca degli Abbruzzi 48E, che oltre a vedersi chiudere il cancello con catene e lucchetti, è stata anche circondata da striscioni e bandiere, tra cui una con il treno crociato.
Non è però finita qui; tra le altre aziende sotto tiro, c’è anche quella, con sede nel comune di Leinì, che rifornisce di caffè le macchinette della Geo Data. Limpido e definitivo lo striscione: “Niente caffè per chi devasta. NO TAV.”
Un altro caso,: scritte No TAV sui muri di un’azienda che si occupa di scarichi in corso Giulio Cesare.
La tanta accurata precisione nel colpire le aziende sarebbe causata da un dossier, per il momento non ancora reso pubblico, che conterrebbe i dati sensibili, conosciuti però soltanto da una stretta cerchia al vertice dell’organizzazione, delle aziende “collaborazioniste” con la TAV.


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