30 gennaio 2014 • Serie TV, Serie USA, Vetrina Cinema •
Il giudizio di Marco GoiSummary:
Riguardo alla nuova serie Rake abbiamo da darvi subito una notizia buona e una cattiva. Quale volete per prima? Cominciamo bene, dai. La news positiva è che Rake è una novità che possiede del potenziale. A giudicare soltanto dal pilot è difficile sbilanciarsi, però potremmo trovarci di fronte a un prodotto in grado con le settimane di farci affezionare al suo eccentrico protagonista, Keegan Deane, un avvocato davvero molto particolare.
A interpretarlo troviamo l’ottimo Greg Kinnear, attore visto in un sacco di film, da Little Miss Sunshine a Qualcosa è cambiato, cui forse è mancato il ruolo davvero indimenticabile in grado di imprimere una vera svolta alla sua carriera. Fino ad ora, perché questo avvocato Deane come detto promette bene. La notizia meno positiva è che, fermo restando che dopo un solo episodio è ancora presto per dirlo, non ci sembra di essere di fronte a una nuova serie poi così originale o imperdibile. Rake pare piuttosto uno di quegli intrattenimenti validi più che altro quando i nostri serial del cuore vanno in vacanza e c’è bisogno di un “tappabuchi” per tamponare la fame di telefilm.
Greg Kinnear in una scena di Rake
Nonostante si tratti del remake di una serie australiana omonima, proprio come Wilfred, lo stile di questo nuovo comedy-legal ricorda vagamente quello di altri “colleghi” americani come Ally McBeal e soprattutto Eli Stone, grazie alla sua miscela di vicende personali e lavorative trattate in maniera decisamente comedy e con un pizzico di follia. Tra le due vicende, a convincere di più è la prima, quella personale. Keegan Deane è un personaggio stralunato, che a livello caratteriale pare un parente non troppo lontano di Lionel Hutz dei Simpson, di Saul Goodman di Breaking Bad, ma soprattutto di Hank Moody di Californication così come di Dr. House.
Passione per le donnine a pagamento compresa. Un uomo dallo stile di vita molto libero e libertino che, tra i suoi vari vizi, ha anche quello del gioco d’azzardo. Sarà interessante vedere come verrà sviluppato il suo rapporto con l’ex moglie Maddy (Miranda Otto vista nella saga de Il signore degli anelli) e con il solito figlio adolescente, Finn (Ian Colletti), ma da subito la sua movimentata vita intriga e appassiona. Meno avvincente è invece la parte più legal, realizzata con un tocco leggero e piuttosto divertente che però appare giusto come un contorno riempitivo rispetto al vero show nello show, ovvero Keegan Deane. Una nota di merito, oltre all’interpretazione di Greg Kinnear e al suo “antieroe” va poi alla regia, curata nel pilot nientepopodimeno che da Sam Raimi, il regista de La casa e Spider-Man. Scusate se è poco.
Tra pregi e difetti, Rake nel complesso è una serie ancora tutta da verificare, un po’ derivativa rispetto ad altri prodotti seriali già visti, ma con la possibilità di trovare una voce tutta sua. Ogni settimana, puntata dopo puntata, l’avvocato Keegan Deane dovrà quindi cercare di convincerci a farci seguire le sue disavventure. Promozione col debito, per ora, in attesa di capire se diventerà il nostro nuovo cocco, oppure se dovremo fargli presto “Ciao ciao” con la manina.
di Marco Goi per Oggialcinema.net
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