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Re Juan Carlos abdica, il popolo chiede la Repubblica

Creato il 04 giugno 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

È della giornata di ieri, lunedì 2 giugno, la notizia che il re di Spagna Juan Carlos abdica. A comunicare la novità è stato il primo ministro Mariano Rajoy che, in mattinata, ha convocato una conferenza stampa d’urgenza e ha dato l’avviso. Dopo di che, poco dopo l’una del pomeriggio, lo stesso Juan Carlos ha comunicato personalmente la notizia, e ha dichiarato la volontà di fare spazio alle generazioni più giovane, segnando informalmente il passaggio di poteri al figlio Felipe.

La figura di Juan Carlos è però in Spagna una figura assolutamente controversa. Da una parte, il suo nome appare nella Costituzione Spagnola, datata dicembre 1977, scritta nel periodo dopo la fine del franchismo comunemente chiamato Transición Española e che ha portato alla creazione della Monarchia Costituzionale. Insomma, la Costituzione cita il nome di Juan Carlos designandolo come “Re degli Spagnoli” – e il problema degli eredi è sempre rimasto in sospeso. Inoltre, è anche grazie alla figura del re, che aveva preso il posto di Franco alla notizia della sua prima malattia e che ha guidato il paese verso la creazione di un nuovo Parlamento, una nuova Costituzione e dunque di una nuova democrazia.

Nonostante ciò, è da tempo che però gli spagnoli, complice anche la crisi economica che assedia il Paese da qualche anno, chiedono l’instaurazione della Repubblica e la fine ai costi di manutenzione di una Monarchia che ormai è solo abbellimento e fronzolo ricordo di un tempo passato. Anche se le parole di Juan Carlos sono state di progresso, di cambio generazionale, di nuove riforme, nuovi traguardi, quello che la gran maggioranza degli spagnoli richiede è un referendum per la Repubblica, visto come unico e vero tentativo di progresso, e di uscita dallo stato di crisi.

Inoltre Juan Carlos non ha mai fatto alcunché per essere amato dal suo popolo, gli scandali usciti dal Palazzo Reale sono stati tantissimi: un’amante mantenuta con i soldi del popolo, la caccia di elefanti nel momento economico tra i più neri della storia spagnola, corruzione. Tutte vicende che hanno allontanato dal cuore degli spagnoli la sorte della Casa Reale, e non a torto.

Persone delle varie province della Catalogna, dell’Andalusia, della Galizia e di Madrid, per esempio, hanno confermato la volontà di manifestazione e di lotta per provare a costituire quella che sarebbe la III Repubblica. Perché Felipe possa salire al trono, le Cortes parlamentari devono approvare le leggi e dunque il futuro del Paese non è così sicuro, anche se si dice che la proclamazione del nuovo re sarà il 16 giugno prossimo.

La popolazione, soprattutto quella più giovane, è già nelle piazze. Si vedrà nei prossimi giorni se il governo ascolterà e proporrà il referendum o se continuerà a protrarre il destino della monarchia.

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