Magazine Cultura

RECENSIONE A CALDO – L’ultima ruota del carro

Creato il 06 dicembre 2013 da Fabioeandrea

blog3
Conosco bene Giovanni Veronesi, ma conosco ancora meglio Novecento di Bernardo Bertolucci e, soprattutto… e dico soprattutto… La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana.

Veronesi cerca di seguire le loro orme ma, fa del suo peggio imbruttendo attori e attrici e riesce anche a imbruttire il film.

Senza i due titoli citati, L’ultima ruota del carro non esisterebbe. E, visto che sono emotivamente legato a entrambi, non me la sento proprio di fare a meno di loro, sacrificandoli, per non vedere più il terzo.

Perché, intendiamoci, è palese che Veronesi Filippo Bologna, Ugo Chiti e Ernesto Fioretti abbiano cercato di emulare questi due capolavoroni del cinema italiano intingendoli nel registro della commedia (anziché nel melodramma storico- politico-poetico).

Una sceneggiatura troppo banalotta, le peggiori luci possibili (Fabio Cianchetti, io ti adoro!!! Ma dove stavi in questo film?!?) e poi vecchi volti che pensavo di non poter mai più rivedere al cinema e che invece escono fuori con dei personaggi che dicono robe destabilizzanti tipo Dalila Di Lazzaro (la signora veneta), Francesca Antonelli (Agnese) e Francesca D’Aloja (la stravagante Donna Giulia).

Così, la storia (dagli Anni Sessanta in poi) del tapino traslocatore Ernesto (Elio Germano) non turba e non cattura neanche quando va incontro alle sfighe. Troppo burino, troppo superficiale come personaggio perché lo spettatore possa cogliere sul suo volto le paure o la felicità che, invece, avrebbero colpito noi comuni mortali. E questo discorso vale anche per tutti quelli che sono intorno a lui.

Lì, dove Nicola Carati (Luigi Lo Cascio in La meglio gioventù) riusciva a creare ironia e sorpresa anche nello sfacimento generale, Ernesto fa da tappezzeria.

Lì, dove Alfredo Berlinghieri e Olmo Dalcò (rispettivamente Robert De Niro e Gérard Depardieu in Novecento) si infiammavano politicamente e non, Ernesto alza le spalle e gira su Studio Sport.

Perché è il tipico italiano medio del cacchio, Ernesto.

Che il film, oltretutto, sia misogino e che releghi le donne o a mogli-amanti-deformate a troie di qualcuno o ricche-acculturate da prendere per il culo è un dato di fatto.

Detto questo, trasferite pure Elisa alla parrocchia di Santi Cosma e Damiano di Lanusei, perché la sua colonna sonora è invisibile e, udito l’ultimo singolo uscito dal suo nuovo album (L’anima vola), potrebbe avere un successone come autrice di robe ecclesiastiche remixate.

Fabio Secchi Frau


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Noi e la Giulia ( 2015 )

    Giulia 2015

    Diego, Fausto e Claudio al fallimento delle proprie attività lavorative più per caso che per reale volontà diventano soci per rilevare un vecchio casale di... Leggere il seguito

    Da  Bradipo
    CINEMA, CULTURA
  • Anteprima: So che ci sei di Elisa Gioia

    Anteprima: Elisa Gioia

    So che ci seidi Elisa GioiaPrezzi Cartaceo: € 18,50 Ebook€: 9,99Pagine 406Pubblicato a giugno 2015ISBN 978-88-566-4445-6C’è qualcosa di peggio che essere tradit... Leggere il seguito

    Da  Madeline
    CULTURA, LIBRI
  • SEGNALAZIONE - Novità Edizioni Piemme di Giugno

    SEGNALAZIONE Novità Edizioni Piemme Giugno

    Disponibile su amazon.TITOLO: So che ci sei AUTORE: Elisa GioiaGENERE: NarrativaPREZZO: eBook 9,90 € cartaceo 18,50 €PAGINE: 406TRAMA C’è qualcosa di peggio... Leggere il seguito

    Da  Nel
    CULTURA, LIBRI
  • CascinafarsettiArt 2015 – Ringraziamenti

    CascinafarsettiArt 2015 Ringraziamenti

    CascinafarsettiArt 2015 Le fotografie Ospite d'onore Mario Dondero Con la partecipazione di Angela Maria Antuono, Olmo Amato, Luisa Briganti, Jean-Marc... Leggere il seguito

    Da  Csfadams
    ARTE, CULTURA, FOTOGRAFIA, LIFESTYLE
  • Accidental love

    Accidental love

    Regia: Stephen Greene (David O. Russell)Origine: USAAnno: 2015Durata: 100'La trama (con parole mie): Alice, giovane cameriera di una cittadina dell'Indiana... Leggere il seguito

    Da  Misterjamesford
    CINEMA, CULTURA
  • Musarañas (2014)

    Musarañas (2014)

    Dopo averne letto benissimo praticamente ovunque, finalmente sono riuscita anche io a recuperare Musarañas, diretto nel 2014 dai registi Juanfer Andrés ed... Leggere il seguito

    Da  Babol81
    CINEMA, CULTURA