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Recensione | Arrow 3×02 “Sara”

Creato il 17 ottobre 2014 da Parolepelate

She was always so strong and brave. I always envisioned her as this, sort of, amazonian warrior. Invincible.”

Puntata che, com’era prevedibile dopo il finale della premiere, è dedicata a Sara. So che qualcuno si aspettava che fosse noiosa, smielata e tante altre brutte cose, ma invece, cari americani che avete fatto scendere il rating a 0,8 (dall’1.0 della premiere), non avete capito nulla, perché l’episodio è stato meraviglioso come sempre.
Certo, i personaggi sono stati in lutto, ma Arrow non è mai stato un telefilm allegro e spensierato come The Flash, inoltre l’azione non è certo mancata, anzi! Posso ben dire che di azione ce n’è stata parecchia e che ho potuto assistere alla scena di combattimento più originale di sempre.

Sara purtroppo ci lascia, gettando sconforto tra i personaggi di Arrow e un forte desiderio di catturare il suo assassino.
Non ho mai davvero pensato che Simon Lacroix, di professione assassino e che il Team Arrow per tutto l’episodio si affanna a catturare, fosse il vero esecutore – o meglio, al massimo ho pensato che potesse essere stato mandato da qualcun altro – dell’omicidio di Sara, semplicemente perché era troppo facile. Questa morte è la base che ci condurrà dritti dritti al vero cattivo della stagione e mi sembrava strano che si arrivasse già a scoprire il vero colpevole (dev’essere Ra’s Al Ghul! DEVE!) al secondo episodio e dopo quaranta minuti di ricerca, pertanto questo è solo un trampolino di lancio e un modo per permettere ai personaggi di dire addio a Sara prima di occuparsi come si deve della vendetta.

Dopo che ha visto il corpo precipitare davanti a lei e cadere ai suoi piedi, Laurel decide di prendere il cadavere della sorella e portarlo nel covo del Team Arrow.
[Ho trovato la cosa un tantino ridicola. Voglio dire: stiamo parlando di un corpo morto, quindi decisamente più pesante di uno vivo e Laurel l'ha trasportato da sola, senza farsi vedere da nessuno, fino al covo di Arrow - in auto, voglio ben sperare. Come diamine ha fatto?!]

Recensione | Arrow 3×02 “Sara”La morte di Sara è stata devastante per tutti, ma è stato bello vedere come ognuno abbia reagito in modo diverso al lutto.
Voglio cominciare da Felicity, che ha avuto la reazione più umana e naturale di tutti, con le sue lacrime e il suo modo di ricordare Sara. È quella che si è lasciata andare più di tutti, però senza perdere di vista l’obiettivo, che in quel momento era trovare Simon Lacroix.
Sono state interessanti anche le sue scene con Ray Palmer, che è un tipo decisamente ostinato. Aveva deciso che voleva Felicity a lavorare per lui e non ha mollato fino a che lei non ha accettato - un’altra prova che Oliver è proprio il contrario di Ray, che alla prima difficoltà molla capra e cavoli. Cerca di acquistare un po’ di sicurezza su quello che vuoi entro la fine della stagione, okay? -, scelta che lei prende perché sceglie di vivere, anziché sopravvivere e quella di Ray è decisamente una buona offerta.
Mi è piaciuto anche che sia stato Roy ad abbracciarla e confortarla, sottolineando come tutti i membri del Team siano uniti, anche l’ultimo arrivato che avrà scambiato con Felicity due-tre parole al massino on-screen.
A proposito di Roy. D’accordo che ha passato mille e più guai l’anno scorso a causa della Mirakuru, ma è il caso di trovargli in fretta una storyline al di fuori della sua sofferenza per la partenza di Thea e quell’inserirlo un po’ a forza nelle scene di combattimento. Non si riesce a sentire la sua unione al gruppo come quella di Diggle, che rimane un tassello importante anche se ora è diviso dal suo essere padre.
Spero vivamente che questa situazione cambi nel corso delle prossime puntate.

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Oliver, intanto, si nasconde sotto il cappuccio di Arrow e diventa ancora di più un automa, perché appena ha visto il viso morto di Sara sdraiato sul tavolo ha realizzato che quello sarà il suo futuro. [Allettante, non è vero?]
Questa… realizzazione Mister Depressione pensa bene di farla sapere proprio a Felicity ed è un po’ come se le confermasse che ha fatto bene a fermarsi con la loro storia prima che diventasse qualcosa di ancora più profondo (spoiler allert: Troppo tardi, tesoro!), perché tanto sia domani, tra una settimana o un anno, lei sarebbe costretta a sotterrarlo.
E forse Oliver avrebbe fatto meglio ad essere un po’ più attento a scuola, a lezione di letteratura, perché forse avrebbe imparato che:

Better to have loved and lost, than never to have loved at all. (È meglio aver amato e perso, che non aver mai amato.)

Forse è meglio seguire il consiglio di Felicity e vivere, piuttosto che limitarsi a nascondersi dietro una maschera in attesa di qualcosa che potrebbe non accadere.
Oliver rimane colpito dalle parole di Felicity, ma non è ancora abbastanza per spingerlo a girare sui tacchi, raggiungerla e trascinarla al primo altare disponibile, perché è davvero testardo e le sue assurde convinzioni sono ancora troppo radicate in lui.
Per il momento, la storia Olicity si chiude così, con Oliver che molla le carte che ha in mano ancora prima di giocare (in pratica è come se Oliver avesse in mano un poker e lasciasse temendo che gli altri giocatori abbiano colore. Non fa ridere, lo so) e Felicity che al contrario sceglie di vivere. La partita, però, non è ancora finita (e mi sa proprio che sto citando la sigla di Card Captor Sakura. Bei tempi!), perché nel momento di massima tristezza di Oliver, subito dopo il funerale di Sara, quando finalmente può lasciarsi andare, ammette che non vuole morire lì, senza che la sua vita abbia una scopo oltre all’essere un eroe. E Diggle rimane sempre il migliore quando semplicemente gli dice di non farlo. In pratica: “vivi, Oliver, vivi!”
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Avevo detto che non era puntata depressiva e invece di quante scene tristi ho parlato (e non ho nemmeno finito)? Passiamo dunque al caso della settimana, quindi sulla cattura di Simon Lacroix, addittato come assassino di Sara. In effetti, il tipo è un assassino, ma sebbene gli uomini che ha ucciso centrino con la Liga – e quindi con Sara -, non è lui l’uomo che cercano.
Mi è piaciuto come Laurel si sia comportata durante questo episodio. È stata forte, ha fatto il possibile per scovare Simon – mitica la scena dell’interrogatorio – e sono contenta che Oliver le abbia impedito di commettere un omicidio togliendo i proiettili alla pistola.

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Concordo assolutamente che sia stata una buona idea non dire nulla a Quentin perché, anche se le bugie nei telefilm hanno le gambe corte, Quentin ha ritrovato la figlia da nemmeno un anno e perderla di nuovo e per sempre sarebbe stato troppo, soprattutto visto che la sua salute vacilla. Seriamente penso che non arriverà mai il momento buono per dirglielo e che Quentin lo scoprirà nel modo peggiore, ma nemmeno io avrei avuto il coraggio di dirgli la verità, al posto di Laurel.
Ho solo un appunto da fare a Laurel: ma come le viene in mente di mettersi direttamente sulla linea di tiro? Era come se dicesse: “ehi! Sono qui! C’entrami con tre frecce come mia sorella!”.
La scena della giaccia, invece, penso sia più un conferma, oltre che un rimando di quello che già sapevamo. Se prima era un simbolo in rappresentanza di essere più forte, ora è ciò che Laurel vuole diventare. Non solo un avvocato, ma qualcosa di più (ovviamente dopo cadute lungo la strada e un lungo addestramento, non accetterei nulla di meno).
Il processo per diventare la nuova Black Canary si è messo in moto. Staremo a vedere come andrà.

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All’inizio parlavo di una scena di combattimento particolare ed è arrivato il momento di esplorarla più a fondo.
Mi ha colpito moltissimo il primo scontro tra Simon – detto Komodo – e Arrow, in sella alle loro moto.
Sembrava una rivisitazione moderna dei tornei a cavallo nel Medioevo, dove due cavalieri, disposti da due parti opposte del campo di battaglia, dovevano cavalcare l’uno verso l’altro e disarcionare l’avversario utilizzando una lancia. In questo caso, avevano moto e freccie, ma l’effetto della scena è stato davvero molto suggestivo.

THEA QUEEN MERLYN

Quello che temevo si è avverato. Thea, sparita per mesi dopo essere partita insieme a Malcolm, è ora un’altra persona. Si è allenata, è cambiata e per il momento sembra proprio che Thea Queen sia morta e dalle sue ceneri sia nata Thea Merlyn, la quale ha ormai completamente accettato Malcolm come padre.

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Non so voi, ma sono rimasta a bocca aperta quando lo chiama “papà” (oltre che quando le ho visto i capelli, perché… ma come diavolo li ha tagliati? Ad occhi chiusi e con le cesoie?), non mi aspettavo che Thea arrivasse a questo punto.
Ora, che Malcolm stia usando sua figlia per i suoi loschi piani c’ero arrivata, ma qual è lo scopo di Thea? Vuole precipitare in una nube oscura solo perché pensa che la genetica debba avere la meglio e questo sia il suo destino? Della serie: papà e mamma hanno fatto una strage, quindi devo seguire le loro ombre? Oppure la stessa Thea sta usando Malcolm per chissà quale motivo?
Dal promo, è evidente che la prossima puntata sia c’entrata su Thea e personalmente non vedo l’ora perché sono due anni che aspetto una storyline decente per questa ragazza!

HONG KONG

Quanto vi ha fatto piacere rivedere Tommy? A me tanto. La morte per fortuna ha un senso in Arrow (voglio dire Dead stay dead), però esistono anche i flashback che ci permettono di rivedere i personaggi che abbiamo amato.

A Hong Kong comincia l’addestramento di Oliver per diventare un agente, almeno a detta del tipo con famiglia che gli hanno messo alle calcagna per… persuaderlo.
La prima missione si tratta di uccidere un civile venuto ad Hong Kong e Oliver non avrebbe avuto quasi nulla in contrario se non fosse che si tratta di Tommy, il suo migliore amico, che non vede da più di due anni.
Il povero Oliver era in una brutta situazione, perché ucciderlo era fuori questione, però se non l’avesse fatto lui sarebbe stato un altro a premere il grilletto, quindi il risultato sarebbe stato lo stesso. Da qui nasce l’idea di rapire Tommy e far finta di liberarlo, subito dopo avergli fatto sapere che la sua ricerca è totalmente inutile.

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Questa scena è stata tristissima. Da una parte abbiamo Tommy che è andato dall’altra parte del mondo alla ricerca del suo amico dopo aver ricevuto la e-mail “mamma, sono vivo. Sono ad Hong Kong”, che evidentemente Oliver era riuscito ad inviare prima di essere nuovamente catturato – non capisco perché sia stato Tommy a riceverla, però? La testa mi dice: “esigenze di trama” per far vedere Tommy, ma la spiegazione più plausibile è che nella fretta l’abbia mandato all’indirizzo sbagliato o al primo che gli sia venuto in mente -, e che non ha intenzione di mollare fino a che non l’avrà trovato. #feelings
Dall’altra abbia Oliver che ha una possibilità di poter tornare a casa dalla sua famiglia, ma sceglie di non afferrarla perché non può, perché il suo addestratore + famiglia verrebbero uccisi, ed è anche costretto a spegnere ogni speranza del suo migliore amico sulla possibilità che sia vivo.
[Plus alla recitazione di Collin Donnell, perché ho trovato il suo Tommy terrorizzato dal "rapitore" davvero molto credibile.]

VARIE ED EVENTUALI

- Bellissimo che sia Felicity sia Diggle abbiano fatto riferimento ai componenti del Team Arrow come una famiglia. È quello che sono. Non si tratta solo di persone con diverse capacità che si uniscono per combattere il crimine, ma sono una famiglia che si vuole bene, che litiga e si sostiene nei momenti di difficoltà.

- Diggle e Lyla hanno chiamato la loro bambina Sara. Non ho potuto non pensare che, sebbene banale, sia stata la cosa migliore e una scelta dolcissima.

- Sebbene non fosse il caso di abbracciarla visti gli ultimi trascorsi, Oliver, a modo suo, trova lo stesso un modo per essere vicino al dolore di Felicity per la morte di Sara, usando anche lui un’usanza ebraica al funerale. Ricorda in un certo modo quando lui le augurò “Happy Hanukkah” al posto di “Merry Christmas” nella prima stagione.

- Non capisco. Avevo capito che Laurel sapesse perché Sara è tornata in città, allora perché non ce lo dice, visto che magari potrebbe anche essere di aiuto per le indagini? Ho capito male io o magari Sara ha mentito e ha detto a Laurel qualcosa del tipo: “sono tornata per il compleanno di un’amica!”?

Anche per questa settimana ho concluso con i miei bla-bla su Arrow, quindi vi lascio al promo del prossimo episodio e i ringraziamenti:

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