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"Bianca come il latte, rossa come il sangue"di Alessandro D'AveniaEditore: MondadoriPrezzo: €13.00Pagine: 260 c.a.
Trama: Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, ma il nuovo supplente di storia e filosofia è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.Recensione:Avevo già visto svariato tempo fa il libro quando ancora non avevano tratto il film da esso, ma non mi ispirava più di tanto, ma pochi mesi fa lo comprai scontato e solo questo mese l'ho letto e mi è piaciuto molto ma passiamo alla recensione vera e propria!
Leo, interpretato da Filippo Scicchitano, nel film
Leo è un ragazzo come tanti, passa le giornate tra il calcetto, gli amici e il tempo passato con Silvia, l'amica di sempre, ed ha un sogno: è innamorato di Beatrice, la ragazza di seconda con i capelli rossi e gli occhi verdi. Ma c'è una cosa di cui ha paura: il bianco, che per lui significa la morte e il vuoto più totale. Ma poi Beatrice non si presenta più a scuola e scopre che è malata di leucemia e che perderà tutti i suoi bellissimi capelli rossi e che ha a che fare con quel bianco che lui odia con tutto sè stesso. E, grazie al Sognatore, il supplente di storia e filosofia, riuscirà a trovare il suo sogno e scoprirà che i sogni non possono morire.Beatrice e Leo nel film
Analizziamo i personaggi:Leo è il solito ragazzo in cui tutti si possono ritrovare, nonostante sembra così sbruffone, è davvero in gamba!Beh, che dire di Silvia? L'amica che c'è sempre, un personaggio studiato molto bene devo dire.Beatrice poi, così indifesa, così fragile, con un sacco di sogni che la leucemia le ha portato via.Ma quello che mi è piaciuto di più è stato il Sognatore perchè le sue lezioni davano un sacco di spunti per delle osservazioni profonde!Non posso dire niente dell'autore perchè è l'unico libro che ho letto, ma il suo stile è scorrevole, ma non è semplice, ha spunti di riflessioni molto profonde, il modo in cui descrive le cose e i comportamenti delle persone mi piace molto e fa entrare dentro la pelle tutte le emozioni dei protagonisti.Quindi è consigliato a tutti,tutti,TUTTI! Sia per gli adulti che per gli adolescenti.E IL VOTO E'..
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