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[Recensione] Chiamate la levatrice di Jennifer Worth
Creato il 03 novembre 2014 da Lafenicebook @LaFeniceBookLa cronaca, quasi un diario, delle giornate di una levatrice nell’East Side di Londra inizi anni Cinquanta. Con lei si entra nella realtà delle Docklands, vite proletarie che sembrano immagini della plebe ottocentesca più che cittadini lavoratori del democratico Novecento. Si entra in questa desolazione impensabile con una voglia di verità quotidiana raramente riscontrabile in un libro, ma anche con una rispettosa allegria, con la sicura fiducia che quel mondo stia per finire, senza rimpianti, grazie ai radicali cambiamenti apportati dal Sistema sanitario nazionale appena nato. Come poi fu, almeno fino ad oggi.La fresca verve di Jennifer Worth, nel trattare una materia così cruda, crea una formula ingegnosa (e di grande successo sia letterario che come fiction televisiva). L’eroismo quotidiano di interventi clinici spesso drammatici, si mescola alla denuncia sociale, alla fiamma inestinguibile dei sentimenti umani, e alla ricchissima quantità di storie e ritratti. Accanto a questi, la galleria, tenera, nobile e a tratti comica, delle giovani levatrici e delle suore del convento di Nonnatus House, da cui le ragazze dipendevano professionalmente e dove abitavano. Su questa testimonianza aleggia un lieve «effetto Dickens» con un tocco di innocente gaiezza, che però non nasconde un monito evidente a favore delle politiche sociali solidaristiche, a non smantellare, per la scarsa memoria del passato, gli strumenti che hanno permesso di diffondere dignità umana.
Sin da quando ho guardato la prima puntata della serie tv "Call the midwife" e ho scoperto che era tratta da una serie di libri ho deciso che dovevo assolutamente leggerli!Si tratta di un'autobiografia, nella quale l'autrice descrive gli anni passati come levatrice nell'East Side di Londra negli anni '50.Jenny si trasferisce presso le suore del convento di Nonnatus House, impegnate anch'esse nel mestiere di levatrici, dove si trova a vivere non solo insieme alle suore, ma anche con altre levatrici sue coetanee. Al centro del libro le storie delle varie donne e famiglie seguite da Jenny e dalle altre levatrici, storie tristi e dolorose di donne povere, sole e abbandonate, storie di pregiudizio, ma anche storie di famiglie felici, che nonostante l'estrema povertà riuscivano ad essere felici con quel poco che avevano...
Il romanzo è un vero e proprio diario che narra del mestiere della levatrice, figura spesso bistrattata o del tutto ignorata dalla letteratura in generale, come fa notare la stessa autrice, ma che ha un fascino tutto suo!Il libro è ricco di particolari riguardo il parto, il lavoro delle levatrici e molte informazioni riguardo il cambiamento che c'era stato con l'introduzione del Sistema sanitario nazionale, ma nonostante le numerose e precise informazioni il romanzo non è affatto noioso, anzi è molto interessante poter leggere del lavoro che queste donne svolgevano, spesso contro il parere della famiglia e sacrificando la loro vita!Molto interessante anche il ritratto che l'autrice fa dell'East Side di Londra con le sue controversie, la povertà e le condizioni terribili in cui vivevano la maggior parte delle famiglie che vivevano in quelle zone.
Quello che colpisce di più è il modo in cui l'autrice racconta aneddoti e storie di cui è stata suo malgrado protagonista, lo fa con una dolcezza e una delicatezza che fanno perfettamente comprendere quanto amasse il suo lavoro e quanta soddisfazione provasse nel poter aiutare quelle donne!I personaggi di cui Jenny è circondata sono eccezionali: la dolcezza di Sorella Julienne opposta alla ruvida Sorella Evangelina, le stramberie di Sorella Monica Joan, vero fulcro della Nonnatus House e le levatrici Cynthia, Trixie e Chummy, una comunità di donne straordinarie che con il loro lavoro fecero la differenza in un periodo difficile!Questo libro è una piccola perla, mi è piaciuto moltissimo e, nonostante la serie tv mi sia piaciuta molto, ho trovato però nel romanzo particolari e sfumature che lo rendono molto più affascinante!Non posso far altro che consigliarvelo!
Baci...
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