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Recensione "Cinder. Cronache lunari" di Marissa Meyer (Mondadori)

Creato il 03 aprile 2012 da Maila Tritto
Quelli come te sanno almeno cosa sia l'amore? Puoi sentire qualcosa o è solo tutto...PROGRAMMATO?
Titolo: Cinder. Cronache lunari
Autore: Marissa Meyer
Editore: Mondadori

Collana: Chrysalide
Genere: young adult/ sci-fi
Data di pubblicazione: 13 marzo 2012
Prezzo: 17,00 Euro
Pagine: 394 pp.
ISBN: 978-88-04-61678-8
Sinossi:
Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.
Recensione: "E vissero felici e contenti", quasi una formula magica; parole che riecheggiano su storie a lieto fine. Tutte le fiabe più belle finiscono in questo modo. E, a proposito, vorrei parlarvi di un romanzo che trae ispirazione dalla celebre fiaba  – originaria, probabilmente, della Cina o dell'antico Egitto – narrata in centinaia di versioni, di cui le più note sono quelle di Charles Perrault e dei fratelli Grimm.
Si deve, però, a Walt Disney  – che l'ha resa un film d'animazione del 1950 – la sua 'notorietà' come versione standard moderna.Cenerentola ha ispirato diversi scrittori  – e registi – che hanno realizzato le loro storie basandosi proprio su tale personaggio. L'ultima versione  – 'moderna', anzi, 'futuristica' – è quella scritta dall'autrice americana Marissa Meyer, che si è servita della fiaba per realizzare il suo romanzo  – di genere young adult/ sci-fi Cinder. Cronache lunari. Cinder è il primo capitolo di una saga caratterizzata dalle ambientazioni futuristiche. La protagonista è, infatti, una ragazza metà umana e metà cyborg: Cinder, appunto. Lei non ha nessun ricordo del suo passato; non sa nemmeno chi sia la sua vera famiglia. L'unica certezza che ha, purtroppo, è quella di viverre con la sua matrigna e le due sorellastre (e qui ritroviamo già la prima affinità con la fiaba). La matrigna, però, non intende minimamente accettare la sua diversità e trova che la presenza di Cinder  – in casa sua – sia, quasi, ingiusta. Infatti, relega la ragazza a mansioni umili, quasi 'umilianti'. Cinder, tuttavia, è destinata a cose ben più importanti e che riguardano la salvezza del mondo. A una prima lettura, Cinder mi ha fatto ricordare il film diretto da Chris Columbus: L'uomo bicentenario (1999), basato sull'omonimo racconto di Isaac Asimov. Questo perché, già in quel film, è possibile cogliere elementi futuristici; soprattutto ritroviamo una certa somiglianza dei due personaggi  – Cinder da una parte, e Andrew Martin, dall'altra. Infatti, sia il romanzo scritto dalla Meyer, che il film diretto da Columbus hanno come protagonisti due 'robot' (nel caso di Andrew Martin), o cyborg (nel caso di Cinder) che desiderano ardentemente diventare umani. A primo impatto, perciò, non ho pensato direttamente alla fiaba di Cenerentola, sebbene ci siano delle frasi che riprendono la stessa. Le citazioni si trovano, in particolare, all'inizio di ogni 'libro'. Sì, l'autrice ha compiuto non solo una suddivisioni in capitoli ma anche in 'libri' (in totale quattro). Da ciò si nota la precisione e l'accuratezza con cui l'autrice ha scritto il romanzo. Le sensazioni che, inizialmente, ho provato nel leggere la storia sono perlopiù di tristezza. Questo perché ci sono degli elmenti che, inevitabilmente, inducono il lettore a provare tale stato d'animo. Il romanzo all'inizio non mi ha convinta, soprattutto per il motivo sopraccitato. Insomma, mi sarei aspettata qualcosa più affine alla fiaba dalla quale s'ispira. Poi, però, ho provato a leggerlo senza fare riferimenti. La lettura, in questo modo, è cambiata un po'; per lo meno ha acquisito caratteristiche proprie. E ho fatto bene, perché Cinder  – a parte qualche 'sporadica caratteristica' – non assomiglia affatto a Cenerentola. Invero, sembra più una versione "rivista" del celebre manga Sailor Moon, creata da Naoko Takeuchi agli inizi degli anni Novanta. Tali impressioni hanno avuto una conferma quando, al termine della storia, mi sono soffermata a leggere i ringraziamenti. Infatti, la stessa Meyer ha ringraziato i suoi 'amici virtuali' e compagni blogger, nonché appassionati del manga da cui ha, effettivamente, subito delle influenze. Oltre a Sailor Moon, però, l'autrice si è ispirata anche alla saga cinematografica Guerre Stellari, creata da George Lucas. Infatti, le atmosfere e l'ambientazione di Cinder ricordano, anche, quelle di una delle serie  – poche, in realtà – di space opera nel cinema. Per questi motivi, Cinder non può essere accostato  – almeno totalmente – a Cenerentola.Ponendo attenzione al romanzo in sé, trovo che l'autrice abbia creato una storia dall'impianto narrativo lineare, così com'è lo stile. La caratterizzazione dei personaggi è affrontata in modo adeguato. Chiaramente prevale la psicologia di Cinder, protagonista del romanzo. Ragion per cui ritroviamo molti personaggi secondari; alcuni approfonditi, altri un po' meno. Una delle caratteristiche che più mi ha colpita è l'ambientazione  – che ho trovato, quasi, 'evocativa' e affascinante – e l'idea stessa del romanzo. La saga, in definitiva, sembra promettere bene e sarei curiosa di leggere il sequel. Consiglio Cinder, soprattutto, a quei lettori che amano il genere o, per lo meno, leggono prevalentemente urban fantasy e/o derivati.

A cura di Maila Tritto
L'AUTRICE: Marissa Meyer nata nel 1984, è da sempre appassionata di fantascienza. Scrive nel suo studio dissemintato di oggetti da fiaba vintage (il suo preferito è una biscottiera di Cenerentola degli anni Quaranta), ma quando scrive assomiglia troppo a un lavoro serio, rimane a lavorare a letto col suo portatile e una tazza di caffè. Vive a Tacoma, nello Stato di Washington, con suo marito e due gatti.

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