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Recensione "Dark Dream" di Kresley Cole

Creato il 11 febbraio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Recensione "Dark Dream" di Kresley Cole

Pubblicato da Valentina Coluccelli Titolo: Dark Dream
Titolo originale: Kiss of a Demon King
Serie: Immortals After Dark
Book: 6#
Autrice: Kresley Cole
Editore: Leggereditore
Pagine: 416
Prezzo: 10,00
Data pubblicazione: 19 gennaio 2012
Trama: Sabine è l'ossessione di ogni uomo, un’incantatrice in grado di far cadere persino il più temibile dei guerrieri. E ora che Woede è diventato la sua preda più ambita, lei non gli dà tregua, vuole sedurlo a ogni costo. Suo malgrado, il gelido demone non riesce a sfuggirle, e non può far altro che desiderare quel corpo da sogno. Ma il gioco prenderà presto un'altra piega, e sarà Woede a condurlo, tormentando la splendida incantatrice con le sue personalissime armi. Non avrebbero mai dovuto incontrarsi, ma nulla potranno contro le insidie della lussuria. Saranno disposti a sacrificarsi l’uno per l’altra, riuscendo così a sconfiggere il nemico che minaccia entrambi? La resa dei conti è vicina, e loro dovranno scegliere da che parte stare, se da quella dell'amore o del potere. La risposta è proprio lì, dove nessuno dei due finora ha mai osato cercare.
RECENSIONE Ho appena chiuso l’ultima pagina di questo libro e mi sento delusa e infastiditaDelusa perché la Cole ha confezionato un libro con un protagonista assolutamente invadente, morboso e svilente, che ha inutilmente rubato la scena agli altri personaggi e ha impoverito lo splendido scenario allestito per la storia, campeggiando tronfio per i tre quarti della trama: il sesso. L’incontro sessuale è parte inscindibile dell’amore e, di conseguenza, di quello specchio narrativo in chiave fantasy che vuole esserne il paranormal romance; ma, ovviamente, ci sono romance e romance, e vari gradi di erotismo e di descrizioni, da esplicite a meramente allusive, che lasciano tutto all’immaginazione. La Cole è evidentemente da inserire nel filone dell’esplicito, dato che le sue opere rientrano nel genere steamy; alcuni capitoli della sua saga possiedono, però, maggior equilibrio tra passione e sentimento, e tra scene di erotismo e trama, di altre. 
Questo libro, invece, ne è privo. Al di là del gradire le scene esplicite o dell’esserne infastiditi, a deludere qui è l’uso prevaricante che ne fa l’autrice, dando loro il potere di fagocitare capitoli e capitoli che potrebbero invece essere di incredibile forza narrativa. Perché il lavoro di world-building della Cole è uno dei più ricchi, affascinanti e accattivanti nel genere, con una mitologia ampia e particolareggiata, e una macrostoria avvincente legata all’imminente Ascesa (una guerra epocale che vede combattersi tutte le razze appartenenti alLore, assolutamente inevitabile perché funzionale allo "sfoltimento" ciclico del numero di creature soprannaturali), animata da alleanze, tradimenti, spionaggio, voltafaccia, separazioni e scelte dolorose, perché spesso amici, fratelli e amanti vengono a trovarsi dietro barricate di opposte fazioni. 
A ulteriore elogio dell’autrice, aggiungo che aveva preparato per questo libro due protagonisti allettanti: Rydstrom, re dei demoni dell’ira, già presentato nei precedenti libri ai lettori, che era riuscito a conquistare grazie al suo senso dell’onore, la lealtà, l’integrità e l’affetto sincero che lo lega a numerosi personaggi, e Sabine, la Regina dell’Illusione, un vero personaggio  “malvagio” e amorale per natura, per cultura e per scelta, che la Cole ha avuto il coraggio di scegliere come protagonista mantenendone intatta l’indole per gran parte del libro, e comunque, pur ammorbidendola un poco, non stravolgendola sino alla fine. Entrambi pedine chiave per l’Ascesa, nel libro questi personaggi hanno fatto la differenza in quelle che non possono che essere considerate le ultime determinanti mosse sulla scacchiera prima che inizi la battaglia finale. Impoverire il libro depredando spazio a un simile scenario, a simili protagonisti, ai numerosi comprimari che hanno arricchito la scena e all’intreccio piuttosto buono,per darlo in gestione a pagine e pagine (almeno 200) di ripetute, in parte ripetitive, e sterili scene di sesso,  è quasi un tradimento. Nei confronti della storia e nei confronti del lettore. Dunque, una delusione.
Infastidita invece perché, pur godendo della velocità con cui questa casa editrice ci propone i libri delle saghe e pur, proprio per questo, giustificando in parte una certa linea editoriale, ritengo che proporre un libro quasi illeggibile sia scorretto. E paghi male. All’assoluta assenza dell’uso del congiuntivo, cui viene inspiegabilmente sempre preferito l’imperfetto di default (solo qualche esempio: “Membri che avrebbero perso se Omort non si controllava al più presto”, “Poteva guadagnarsi il suo rispetto in qualunque momento voleva, se lo voleva”, “Il demone non sapeva cosa lo aspettava quando lei metteva in azione il suo fascino”), si aggiungono frasi incomprensibili, spesso prive di senso, come fossero state tradotte con Google Translator, a volte eccessivamente letterali (ad esempio, l’esclamazione “Oh, my” non può trovare corrispettivo italiano in un “Oh, mio!”, e la frase “Ma mi succede che se sei così irremovibile sul non volere un figlio…” è davvero troppo colloquiale e scorretta). Impossibile non inorridire davanti alle ripetute ridicole confusioni dei pronomi personali e alle frasi in cui oggetto e soggetto sono invertiti, che indicano ulteriormente come traduttore e proof reader non abbiano assolutamente capito quel che sta succedendo nella scena. 
E infatti, al di là della scarsa attenzione alla grammatica e alla sintassi italiane, a infastidire è l'evidente sufficienza con cui il testo è stato adattato, perché appare ovvio che, se una frase o un'intera scena risultano nebulose o addirittura incomprensibili al lettore, lo saranno state anche al traduttore e a chi ha fatto l'editing.Sorge spontaneo domandarsi come sia possibile che il protagonista Rydstorm, indicato anche nei precedenti libri come plurimillenario, qui risulti avere sulle spalle a volte (correttamente) quindici secoli e molte altre centocinquanta anni (errore che si ripete curiosamente con quella sorta di metaprotagonista che è Nix, la proto valchiria: indiscutibilmente tra i più anziani nel Lore, in questo libro ringiovanisce alla tenera età di trecento anni). 
La disattenzione credo trovi infine culmine nel drastico cambio degli appellativi dei vari protagonisti rispetto ai libri precedenti; è possibile che ci sia stata l’intenzione di “migliorare”, rendendoli più appropriati, quelli scelti precedentemente, ma appare più credibile che in realtà sia stato affidato il lavoro di traduzione a professionisti diversi e che il traduttore del sesto libro non abbia verificato il lavoro svolto da quello del quinto.Se alcune traduzioni potrebbero risultare meglio riuscite (ad esempio Groot il Metallurgo divenuto qui Groot il Forgiatore), altre suonano davvero male (come Cadeon l’Incoronatore, divenuto qui Cadeon quello che fa i re: non solo meno efficace, ma anche priva di eleganza – non sarebbe stato meglio forse un “colui” al posto di quel rozzo “quello”?),e altre ancora creano molta confusione (le creature del Lore hanno identità precise, e i termini strega e stregona indicano due razze completamente differenti, mentre qui spesso vengono confusi e usati alternativamente).
A “salvare” il libro, oltre ai pregi già elencati (se pur soffocati dall’espediente sessuale e dall’adattamento poco accorto), è l’indiscussa capacità della Cole di destreggiarsi nel presente e nel passato dei suoi personaggi e delle loro storie, dimostrando ogni volta una conoscenza e una padronanza lucidissime e assolute del mondo che ha creato e dei protagonisti che lo animano, intrecciando e sovrapponendo le loro vicende anche a distanza di libri. Il che rende il suo mondo vividamente credibile, vitale e complesso, alimentando la delusione di cui sopra, perché se solo l’autrice decidesse di conferire maggior spessore alle sue storie d’amore e maggior profondità alle dimensioni morale e introspettiva, farebbe della sua Immortals After Dark series una delle migliori serie PR giunte in Italia.
LA SERIE * IMMORTALS AFTER DARK SERIES

00. The Warlord Wants Forever - Dark Forever (Leggereditore 2011)
01. A Hunger Like No Other - Dark Love (Zorroeditore 2010 - riedizione Leggereditore 2011)
02. No Rest for the Wicked - Dark Pleasure (Leggereditore 2010)
03. Wicked Deeds on a Winter’s Night - Dark Passion (Leggereditore 2011)
04. Dark Needs at Night’s Edge - Dark Night (Leggereditore 2011)
05. Dark Desires After Dusk - Dark Desire (Leggereditore 2011)
06. Kiss of a Demon King - Dark Dream (Leggereditore 2012)
6b. Untouchable (incluso nell’antologia Deep Kiss of Winter) - ancora inedito
07. Pleasure of a Dark Prince - ancora inedito
08. Demon from the Dark - ancora inedito
09. Dreams of a Dark Warrior - ancora inedito
10. Lothaire - ancora inedito
L'AUTRICE
Kresley Cole ha esordito nel 2003 con The Captain of All Pleasures, e da allora ha pubblicato quindici romanzi che fanno capo alla fortunatissima serie dei Fratelli MacCarrick, una trilogia di romantic novel a sfondo storico incentrata sulla vita di Highlander, e alla serie Gli immortali, quest’ultima insignita del premio RITA. Le sue opere sono state tradotte in più di dieci Paesi; oggi l’autrice vive in Florida, con il marito e i loro cani. Per Leggereditore sono già usciti i primi cinque romanzi della serie Gli Immortali, Dark Love, Dark Pleasure, Dark Passion, Dark Night e Dark Desire, oltre alla novella prequel Dark Forever, che hanno riscosso uno strepitoso successo.

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