RECENSIONE Una Napoli d’altri tempi, raccontata dalla regia di Vittorio De Sica in L’oro di Napoli. 6 racconti, allegri e tristi, interpretati da attori del calibro di Totò, Sophia Loren, Vittorio De Sica, Eduardo De Filippo e altri. Una Napoli che oggi non esiste più, una Napoli allegra, viva, ma anche triste e sofferente. Un film pieno di sentimento per una città che non ha mai avuto pace, ma che è piena d’oro, piena di Napoli.
TRAMA Film in 5 episodi, tratti da 6 racconti di Giuseppe Marotta, raccolti nel libro omonimo (1947): “Il guappo” (Totò, Gennaro, Carell, da “Trent’anni, diconsi trenta”); “Pizze a credito” (Loren, Furia, Stoppa, Rondinella, da “Gente nel vicolo” e “La morte a Napoli”); “I giocatori” (De Sica, Bilancioni, dal racconto omonimo); “Teresa” (Mangano, Crisa, Maestri, da “Personaggi in busta chiusa”); “Il professore” (De Filippo, Pica, Crosio, da “Don Ersilio Miccio vendeva saggezza”).
NAZIONE Italia | ANNO 1954 | GENERE Commedia | REGIA Vittorio De Sica